A Bolzano nasce il primo premio in Italia del know-how sull’edilizia in legno

La scommessa di fondo è che l’Italia – che fino ad oggi ha esportato all’estero e anche in America – il know-how più avanzato nella costruzione di edifici con legno ingegnerizzato, possa raccogliere questa consapevolezza per dare vita a una grande community di chi crede in un’edilizia diversa. Sostenibile, innovativa e tecnologica, capace di utilizzare con sapienza non solo il legno, ma tutti i materiali, per centrare l’obiettivo del New European Bauhau s.

Il premio

Da queste premesse è nato il primo premio sull’architettura in legno in Italia: un’iniziativa, annunciata questo pomeriggio in occasione del Klimahouse Wood Summit 2022, da Fiera Bolzano insieme al Politecnico di Torino e allo Iuav di Venezia e che vede coinvolto come futuro media partner il network Partner24Ore del Sole 24Ore, che si rivolge in questo settore a professionisti tecnici, archetti, geometri, ingegneri.
Il Wood Architecture Prize sarà annuale, verrà consegnato nella prima edizione in occasione di Klimahouse 2023, e sarà rivolto a premiare l’architettura: non un singolo professionista, ma tutto il team, coinvolto nella realizzazione di immobili in legno sul territorio italiano. Tre le categorie: architettura realizzata con iniziativa privata con qualsiasi connotazione funzionale; architettura realizzata con iniziativa pubblica con qualsiasi uso; architettura sperimentale (prototipi innovativi, moduli esito di ricerca progettuale, installazioni temporanee). Il comitato scientifico delle due università – che vede coinvolti l’architetto Guido Callegari, docente del Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino e ideatore del master edilizia in legno e l’architetto Mauro Frate di Mia architetti e già Iuav – ha già scritto il bando che sarà pubblicato prima dell’estate.

La giuria

La giuria vede coinvolti professionisti con esperienza e giovani progettisti: oltre ai rappresentanti dei due atenei promotori, il professor Roberto Gargiani in rappresentanza dell’EPFL Ecole Polytechnique di Losanna, l’architetto Manuel Benedikter dell’omonimo studio; l’architetto Sandy Attia di Modus Architects; l’ingegner Paolo Simeone del Politecnico di Torino e l’architetto Luca Gibello de Il Giornale dell’Architettura. Le opere finaliste saranno 12 (4 per categoria), tre i vincitori finali più una menzione speciale. Le opere vincitrici saranno oggetto di un reportage fotografico professionale, potranno partecipare come protagoniste al Waiting for Wood Summit 2024 e saranno keynote speaker ad eventi organizzati in partnership da Fiera Bolzano in fiere internazionali (Fiera Bolzano vanta, in particolare, una partnership con il Bau di Monaco di Baviera). «Questo premio – spiega Thomas Mur, Direttore della Fiera – nasce dalla consapevolezza di come per promuovere una nuova cultura del costruire sia necessario farsi avanti, con iniziative rivolte alla costruzione di una community di professionisti e aziende che scommettono nella rete e nel network per dare vita a un’architettura nuova. Il legno è simbolo di tutti i materiali innovativi. Grazie a questa iniziativa, l’Italia si posiziona al pari di tutti i Paesi in Europa, come protagonista nel movimento del Nuovo Bauhaus».

Fonte: Il Sole 24 Ore