Activesphere, il futuro di Audi è trasformista

È la quarta concept car della serie «sphere» ideata per ancipare il futuro di Audi per quanto riguarda stile, tecnologia, interfcaccia utente e powertrain elettrici. Si chiama Activesphere è stata svelata a Cortina, in anteprima mondiale.

La scelta di una location italiana per un lancio di questa portata è un fatto inconsueto per gli standard di una casa automobilitica tedesca e simboleggia il peso della filiale italiana all’interno del gruppo.

Activesphere è un oggetto inconsueto che da una parte prefigura la futura suv coupé Q6 e-tron a ioni di litio, dall’altra proietta chi la guarda in un mondo immaginifico di hi-tech e soluzioni avveniristiche come la guida autonoma (livello 4) con tanto di volante a scomparsa che lascia libera la visuale anteriore per lasciare spazio alla strada e, volendo, a una sorta di metaverso. Il muso della vettura è trasparente: apre le porte a inediti paradigmi di stile (possibile con le architetture per le auto elettriche), di visibilità e di layout interno. Ma non solo, simboleggia la prossima, e affusolata, firma estetica delle future Audi. Il linguaggio stilistico, ideato da team diretto dal chief designer Marc Lichte, segna una linea di demarcazione con il passato ed è coerente con le linee delle altre tre show car: la roadster Audi Skysphere e la superberlina Grandsphere, presentate nel 2021, e l’Mpv elettrico Urbansphere, svelato ad aprile 2022.

Difficile definire la Activesphere. Quasi impossibile e inquadrarla in una categoria definita: la concept appare come un coupé a ruote alte. No, non è un suv. È qualcosa di diverso: una specie nuova che tra l’altro si basa sulla piattaforma Ppe, alias premium platform Electric, che è concepita dal gruppo Volkswagen come l’architettura dei futuri modelli premium alto di gamma. E poi c’è un aspetto che sconfina nel futuristico. La Activesphere è infatti una macchina transformer con carrozzeria a configurazione variabile: l’abitacolo, al quale si accede da porte a libro, è riconfigurabile e si trasforma da coupè/sportback in una sorta di pick up, spalacando il vano di carico che diventa un pratico pianale. Per fare questo basta premere un pulsante. E poi ci sono chicche da vera show car, come l’Audi Dimension, in grado di combinare mondo fisico e mondo virtuale, così da visualizzare in tempo reale contenuti digitali integrati nel campo visivo degli occupanti.

Activeshpere però non proetta solo immagini di un futuro lontano, ma quelle del prossimo. È infatti realizzata, come accennato, sulla piattaforma modulare Ppe (Premium platform electric, è spinta da due motori con una potenza massima di 442 cavalli in grado di garantire la trazione integrale e garantire 600 chilometri di autonomia con ricarica rapida.

Fonte: Il Sole 24 Ore