Addio al poeta, editore e pacifista Lawrence Ferlinghetti

Il pensiero che per tutta la vita ha accompagnato Ferlinghetti ha riguardato la storia della sua famiglia. Morto prima della sua nascita, il padre non gli lasciò altro che il proprio nome sul quale effettuare ricerche: Carlo Leopoldo Ferlinghetti. Solo nel 1955 il poeta decise di prendere ufficialmente il proprio cognome italiano e di firmare con quello tutta la sua opera letteraria e artistica. In precedenza aveva usato il cognome “Ferling”. Utilizzò l’originale cognome Ferlinghetti a partire dalla pubblicazione della sua prima raccolta di poesia del 1955, “Pictures of the Gone World”.

Beat Generation

C’è voluta una vita intera per trovare la sua città d’origine e finalmente, nel 2004, a 86 anni il poeta della Beat Generation è arrivato a Brescia, che in seguito gli ha conferito la cittadinanza onoraria.

Nel 1953 fondò City Lights, la prima libreria al mondo a vendere esclusivamente tascabili, che ben presto diventò anche casa editrice, pubblicando fra l’altro nel 1956 uno dei libri di poesie più venduti al mondo, “Howl and other poems” (“Urlo e altri poemi) di Allen Ginsberg, manifesto poetico della Beat Generation (con l’incipit divenuto celeberrimo: “Ho visto le migliori menti della mia generazione distrutte dalla follia,/ affamate isteriche nude/, trascinarsi nei quartieri negri all’alba in cerca di un sollievo astioso”). Ferlinghetti finì in prigione per aver pubblicato il volume dopo una condanna per oscenità. City Lights ha avuto un ruolo determinante nella diffusione dell’opera degli scrittori della Beat Generation, conosciuti in Italia principalmente grazie all’americanista e traduttrice Fernanda Pivano, grande amica di Ferlinghetti.

“A Coney Island of the Mind”

Lo stesso Ferlinghetti fra l’altro fu un bestseller con il suo libro “A Coney Island of the Mind” (pubblicato nel 1958 da New Directions) che nel giro di poco tempo superò il milione di copie vendute, con traduzioni in nove lingue.

Come agitatore culturale e intellettuale, Ferlinghetti ha preso parte alle battaglie politiche del proprio tempo, osservando con sguardo poetico e libertario la rivoluzione a Cuba e in Nicaragua, oppure la sua degenerazione nella Russia sovietica.

Fonte: Il Sole 24 Ore