Air India, le famiglie fanno causa alla Boeing e alla Honeywell

Air India, le famiglie fanno causa alla Boeing e alla Honeywell

L’incidente dell’Air India ha un nuovo sviluppo con il deposito dell’azione legale intentata dai familiari di quattro passeggeri vittime dello schianto del Boeing 787 Dreamliner dello scorso 12 giugno, causato probabilmente dalla chiusura degli interruttori del carburante, in cui persero la vita 260 persone. L’aereo diretto a Londra si è schiantato all’aeroporto indiano di Ahmedabad.

L’azione legale è stata depositata nei giorni scorsi presso il Tribunale del Delaware contro Boeing e la Honeywell quest’ultima responsabile dei sensori per l’azionamento degli interruttori del carburante e che la FAA, la Federal Aviation Administration nel 2018 raccomandava e non obbligava di aggiornare questi interruttori con versioni aggiornate dei sistemi di blocca per impedirne l’azionamento involontario, e riguardava più modelli di aereo, tra cui il Boeing 787-8 e -9 Dreamliner. Le famiglie delle vittime accusano le due società di sapere dei rischi e di non avere fatto nulla per impedirlo, secondo quanto riportato dall’atto e visionato dalla BBC.

Gli switch fuel sul Boeing 787-8 Dreamliner di Air India non erano aggiornati al momento dell’incidente. Ma i registri di manutenzione riportati dall’indagine preliminare dell’Aircraft Accident Investigation Bureau (AAIB) ad un mese dall’evento, hanno mostrato che il modulo di controllo dell’acceleratore, che comprende gli interruttori del carburante, è stato sostituito nel 2019 e nel 2023 sull’aereo coinvolto nell’incidente. Il rapporto sottolineava anche che «tutte le direttive di aeronavigabilità e i bollettini del servizio di allerta erano stati rispettati sia sull’aereo sia sui motori».

Nel caso del volo Air India 171, nel rapporto preliminare dell’AAIB, l’interruttore risultava essere stato spostato dalla posizione “run” a quella “cut-off”, compromettendo la spinta dell’aereoa pochi secondi dal decollo. Secondo la causa legale, le aziende non hanno avvertito le compagnie aeree che gli interruttori necessitavano di ispezione e riparazione, né hanno fornito i pezzi di ricambio necessari ai propri clienti per poterli installare.

Fonte: Il Sole 24 Ore