AlmaCube, via alla nuova call per startup e open innovation con il Cern di Ginevra

Oltre 300 startup e spin-off coinvolte e 25 progetti di co-design che hanno interessato una ventina di medie e grandi aziende italiane e straniere: questo il bilancio 2022 delle attività di innovazione aperta di AlmaCube, l’Innovation Hub di Università di Bologna e Confindustria Emilia Area Centro, che per il nuovo anno ha ufficializzato in queste ore la nuova “Call for Startup” per individuare le imprese che potranno aderire a un programma di incubazione della durata di nove mesi, con partenza fissata per il mese di aprile. La data ultima per l’invio delle candidature è fissata al 24 febbraio direttamente online e alle startup e agli spin off verrà proposto un percorso di mentoring e accelerazione strutturato in nove moduli, ciascuno dei quali focalizzato su temi specifici che vanno dal business model all’impatto sociale fino al fundraising

Design thinking e venture clienting“

Il lancio del nuovo programma di incubazione – ha sottolineato in una nota Andrea Barzetti, amministratore delegato di Almacube – permetterà alla nostra community di innovatori di espandersi ulteriormente, e rimaniamo sempre più convinti che talenti e startup rappresentano un motore per la crescita e l’innovazione del territorio e del suo tessuto di imprese pronte a sperimentare e ad applicare concretamente le soluzioni proposte”.

Gli ambiti di intervento spaziano dai temi di Industria 4.0 a quelli della sostenibilità ambientale, coinvolgono un network di partner internazionali e dall’anno passato hanno un volano di sviluppo ulteriore grazie ai primi servizi di “venture clienting”, un modello di cooperazione basato sulla metodologia del design thinking (e abilitato dal ruolo di interfaccia tra i due mondi di AlmaCube) in cui l’azienda non acquista equity di una startup ma ne diventa cliente e valida sul campo la soluzione, in modo veloce ed economico

La collaborazione con il Cern e la ricerca di talenti

Un importante filone di attività dell’Innovation Hub bolognese è come detto quello delle partnership internazionali strette nell’ottica di potenziare i progetti di open innovation anche oltre confine. La più importante è CBI (acronimo di Challenge Based Innovation) ed è il progetto operativo che fa incontrare le imprese dell’Emilia Romagna con le tecnologie del Cern di Ginevra. Il programma, della durata di cinque mesi, vede la partecipazione attiva di team multidisciplinari di studenti e ricercatori di tre importanti atenei regionali, e nello specifico le università di Bologna, di Modena e Reggio Emilia e di Ferrara.

Almacube è anche partner e responsabile metodologico di CBI.ATTRACT, un programma interdisciplinare di 16 settimane per studenti focalizzato su soluzioni in grado di contribuire agli obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dalle Nazioni Unite che si svolge all’interno di IdeaSquare, il laboratorio di open innovation del Cern. Non in ultimo, uno degli obiettivi primari dell’incubatore è quello di attrarre talenti in un’ottica di collaborazione aperta tra imprese del territorio e pubblica amministrazione: a febbraio verrà lanciato in tal senso il progetto BET – Bologna Empowering Talent promosso da Città Metropolitana di Bologna, una call rivolta a 13 giovani provenienti da tutta Italia che si misureranno sul tema dell’innovazione con focus sulla transizione green.

Fonte: Il Sole 24 Ore