Architettura e cibo, così cambiano i luoghi della ristorazione

Se il cibo è anche intrattenimento, i format della ristorazione non possono che tenere il passo con una domanda in continua e rapida evoluzione, dialogare con il contesto in cui si inseriscono e soprattutto proporre delle esperienze inedite per la comunità di riferimento.

Si è evoluto così il concetto della food hall d’ispirazione nordeuropea, declinandosi per rigenerare sempre più spesso spazi periferici delle città. Si sono moltiplicate le occasioni che integrano vendita e somministrazione. E stanno proliferando format monoprodotto ubicati su superfici medio-piccole di 50-80 mq con zone di sedute comuni, anche all’aperto, che diventano luoghi di incontro e centri di attività culturali e ricreative sinergici con il food&beverage.

Ancora, il design non è più un argomento secondario del progetto, come dimostra la proposta di ristorazione itinerante, dove il protagonista è il gelato artigianale, che ha fatto vincere all’architetto Paolo Cossu il premio promosso dalla Foodcommunity, con il concept aVISTA. Un progetto frutto della visione di due maestre gelatiere, Giovanna Musumeci e Ida Di Biaggio, e del loro incontro con il designer: partendo dalla tradizione della convivialità e dell’accoglienza siciliane, è nato un format agile e adattabile a moltissimi ambienti e situazioni. La chiave del successo? L’offerta di un’esperienza ogni volta creativa che coinvolge il cliente nella preparazione espressa del gelato e lo immerge in un mondo tutto da scoprire.

Il cibo è imprenditoria, ma anche declinazione del binomio “costume e società” e trova nel territorio inedite forme di espressione, con ricadute dirette sull’attrattività e il marketing territoriale. Fa scuola il modello del Mercato Metropolitano, che la prossima estate sbarcherà anche a Berlino, a Potsdamer Platz.

In Francia intanto è partita l’operazione Nhood e LinkCity nella periferia di Lille: si chiama La Maillerie ed è un intervento di rigenerazione urbana a Villeneuve d’Ascq, dove al posto di un sito industriale salirà un nuovo pezzo di città di dieci ettari di superficie con abitazioni, negozi, uffici e servizi. Il 10 dicembre è stato inaugurato il primo edificio del futuro quartiere dove la ristorazione e il settore alimentare sono protagonisti, con la vendita di prodotti alimentari di prima qualità e con la somministrazione, per creare un luogo esperienziale e di incontro nuovo per la comunità locale.

Fonte: Il Sole 24 Ore