Arcuri: prima consegna Astrazeneca il 15 febbraio, entro fine marzo solo 3,4 milioni. Pronta diffida a Pfizer

La prima consegna del vaccino di AstraZeneca, in caso di via libera dall’Ema il 29 gennaio, dovrebbe arrivare il 15 febbraio. È quanto avrebbe detto, secondo quanto apprende l’Ansa, il commissario per l’emergenza Domenico Arcuri nel corso della riunione con le Regioni. Le altre due consegne sarebbero invece previste per il 28 febbraio e il 15 marzo.

Arcuri ha dichiarato inoltre che entro metà marzo saranno consegnate circa 15 milioni di dosi di vaccino, spiegando che da Astrazeneca (se approvato da Ema) riceveremo 3,4 milioni di dosi contro gli 8 previsti (anche se nel piano ufficiale del governo ne sono indicati 16 milioni), oltre a quelle di Moderna e Pfizer.

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Diffida a Pfizer e esposto a pm

Il Commissario ha confermato l’intenzione del paese di procedere per vie legali contro i ritardi nelle consegne del gruppo statunitense Pfizer. Lunedì l’Avvocatura dello Stato avrà terminato gli approfondimenti giuridici e l’Italia procederà contro l’azienda Usa su tre canali: una diffida per inadempimento da presentare in Italia, un esposto ai pm per potenziale danno alla salute e una richiesta a nome del governo italiano e delle regioni al foro di Bruxelles per inadempimento.

Il ritardo di Pfizer, sommato a quello dei vaccini AstraZeneca, sta costringendo il governo italiano a rivedere i suoi obiettivi per la prima fase della campagna vaccinale.

Boccia, coordinamento con regioni Coordinamento permanente su vaccini

Il ministro degli Affari regionali, Fracesco Bocci, avrebbe invece proposto un coordinamento permanente tra Stato e Regioni «finchè le aziende non daranno certezze definitive» sulle consegne dei vaccini, chiedendo a tutti «massima solidarietà e toni istituzionali». «Ci si convoca – ha aggiunto – per ogni aggiornamento che il commissario Arcuri avrà da comunicarci sui vaccini, sulla distribuzione e sulle interlocuzioni con le aziende farmaceutiche».

Fonte: Il Sole 24 Ore