Aretha Franklin: come trasformare la vita attraverso la voce

Dopo Einstein e Picasso, la terza stagione di Genius (uscita a marzo in USA su NatGeo, in Italia arriverà su Disney+ a giugno) sceglie di raccontare il genio di Aretha Franklin, battendo sul tempo il biopic cinematografico Respect, previsto per agosto dopo una travagliata produzione quasi decennale e seguito dalla stessa Franklin fino alla sua scomparsa nel 2018.

Regina del Soul

Il difficile compito di interpretare la regina del soul è assolto in maniera convincente da Cynthia Erivo, che nel corso degli otto episodi mette in mostra le sue notevolissime doti canore. La sceneggiatrice Suzan-Lori Parks ha strutturato la serie in un andirivieni tra passato e presente, che si coagula intorno a due linee temporali principali – una soluzione piuttosto comune per una miniserie: da un lato il decollo della carriera di Franklin, dal passaggio alla Atlantic nel 1967 fino ai Grammy Awards del 1998; dall’altro l’infanzia negli anni ’50, l’esordio precocissimo nella chiesa in cui predicava il padre, la perdita della madre e le due gravidanze a 12 e 16 anni.

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Il rapporto con il padre è uno degli elementi più scandagliati: interpretato da Courtney B. Vance, C.L. Franklin è in sostanza un coprotagonista, appare in tutti gli episodi e viene spesso nominato quando è fuori scena. La cosa è comprensibile: parliamo di una figura di grande rilievo, un pastore battista e attivista per i diritti dei neri tanto famoso e carismatico quanto discusso per la sua condotta libertina, che ha anche gestito la prima parte della carriera della figlia. Tuttavia questa presenza costante finisce per oscurare la stessa Aretha che la serie vuole celebrare, proprio mentre si mette in scena la sua doppia lotta di autoaffermazione come nera negli Stati Uniti e come donna in una cultura maschilista.

La musica

Tra i molti difetti, la serie ha il grande pregio di non dimenticare mai la musica, cosa niente affatto scontata: da un lato emerge prepotentemente il talento musicale completo di Mrs. Franklin, come pianista e come produttrice; dall’altro si torna sempre al tema fondamentale, cioè alla sua capacità, tramite la voce, di «trasformare il fardello della vita in bellezza».

Genius: Aretha Suzan-Lori Parks, Disney+ a giugno

Fonte: Il Sole 24 Ore