Arriva il green pass obbligatorio nei luoghi di lavoro: ecco come funziona nel resto della Ue

«L’obbligo alla vaccinazione anti-Covid per tutti i cittadini – spiega l’avvocato Carlo Majer, di Littler – esiste solo in quattro Paesi: Indonesia, Turkmenistan, Micronesia e Tagikistan. Nel resto del mondo questo obbligo ancora non c’è. Ci sono Paesi, poi, che non lo prevedono neanche per alcuni settori sensibili».

Se Francia e Germania hanno prescrizioni abbastanza strette (si veda la grafica sopra), ci sono Paesi come Olanda, Belgio e Regno Unito dove la richiesta del green pass in ambito lavorativo o l’acquisizione di informazioni sulla salute del lavoratore non sono previste, o sono limitate a particolari motivi di sicurezza (ad esempio per contagi in azienda). In Austria chi lavora a contatto con il pubblico, può addirittura scegliere se esibire la prova dell’avvenuta vaccinazione, o un tampone negativo o usare semplicemente la mascherina.

«Salvo alcune eccezioni – fa notare Massimiliano Biolchini, responsabile dell’area giuslavoristica per l’Italia di Baker McKenzie – il luogo di lavoro è ancora “sacro” nella maggior parte dei Paesi europei. È un luogo dove la previsione di obblighi vaccinali o di green pass va a impattare sui diritti individuali e sulle relazioni sindacali. In Italia, ad esempio, l’estensione del green pass alle aziende private pone problemi più consistenti che nel settore pubblico, coinvolgendo anche la responsabilità del datore di lavoro, ed estendendosi a tutta la popolazione produttiva italiana».

Linee comuni negli altri Paesi europei

Se si considerano gli approcci degli altri Paesi, emergono alcune linee condivise. La prima: l’assenza di punti di riferimento normativi precedenti e di conseguenza il ricorso da parte degli Stati a una normativa di emergenza (gli obblighi di vaccinazione o di green pass ad esempio in Italia scadono il 31 dicembre).

Il secondo aspetto, che idealmente deriva dal primo, è il confronto tra aziende e sindacati che si è sviluppato, in tutti i Paesi, per aspetti diversi legati alla pandemia, primo fra tutti la sicurezza dei luoghi di lavoro.

Fonte: Il Sole 24 Ore