Arriva il testamento digitale che utilizza tecnologia blockchain

Il testamento diventa digitale e viaggia sulla blockchain. L’idea è di una startup innovativa, Lastello, nata nel 2016 per aiutare con la tecnologia le persone che devono affrontare un lutto e le sue complicazioni legati agli adempimenti burocratici conseguenti.

Le garanzie della tecnologia blockchain

L’ultima iniziativa in ordine di tempo della startup romana,fondata e guidata da Gianluca Tursi, – che, nello specifico, sulla sua piattaforma offre aiuto psicologico e confronto fra i diversi servizi funebri per scegliere quello più vicino alle proprie necessità – è il primo testamento digitale appunto che può essere registrato grazie alla tecnologia blockchain direttamente dal sito https://lastello.it/testamento. Una procedura online guidata da un wizard intelligente aiuta l’utente nel corso della compilazione attraverso semplici domande, così che sia possibile predisporre le proprie ultime volontà in modo facile e sicuro.

L’aiuto nella compilazione e gli aspetti giuridici

La startup si è fatta aiutare in questo percorso da uno studio legale, KBL law di Roma. «Lo studio legale – ci spiega l’avvocato Roberto Alma – è intervenuto nella fase della realizzazione del wizard, individuando le domande più corrette per redigerlo, quelle in grado di prevenire eventuali future contestazioni». Domande sulla composizione del nucleo familiare, la presenza di figli, l’indicazione della parte di patrimonio di cui il testatore può disporre oltre la legittima. Lo studio legale ha realizzato anche una guida alla compilazione, ricordando che una volta morto il testatore, ovviamente «l’atto da portare al notaio è quello cartaceo da lui scritto, quello salvato sulla blockchiain però ne certifica in qualche modo la veridicità, indicando una data certa e la sua stessa esistenza in quella data».

Il testatore dunque ricopia il testo digitale di proprio pugno, lo fotografa e lo carica sulla blockchain, nella quale resterà non la foto, bensì la sua impronta digitale, quella che in gergo si chiama «hash». C’è un costo per l’operazione? Gianluca Tursi ha riconosciuto che si sta valutando il costo effettivo dell’operazione, attualmente individuato in 89 euro. «Ci ripromettiamo – ci anticipa – di prevedere in un prossimo futuro di aggiungere anche il caricamento di un video del testatore in cui dà lettura dell’atto, così da accrescerne la sicurezza, e non solo, abbiamo in progetto intese con le onlus per l’utilizzo di questo strumento per la compilazione anche dei testamenti solidali».

I numeri

Ogni anno si compilano 80.000 testamenti, circa il 13% della popolazione vuole assicurarsi che le proprie volontà siano rispettate, per un giro d’affari di 30 milioni di euro. Si pensa in vita a quando non ci saremo più ed il Covid sembra aver tristemente accentuato questo desiderio da parte di molti. Generalmente si sceglie proprio un testamento olografo, nel 77% dei casi, conclude Lastello.

Fonte: Il Sole 24 Ore