Av, Giovannini: «Per fine anno da Rfi i progetti della Salerno-Reggio»

«Rfi manderà i progetti entro fine anno ed entro il 2026 saranno realizzati alcuni lotti scelti con logica sistemica». In sintesi la tabella di marcia per la realizzazione della linea ad alta velocità e capacità Salerno Reggio Calabria. Così come la ha presentata il ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini, prendendo parte al convegno su «Infrastrutture e PNRR – Prospettive per la Regione Campania. Un fattore di sviluppo per colmare il divario Nord-Sud», che si è tenuto presso l’Interporto di Nola.

Il ministro ha precisato che la linea ferroviaria non sarà realizzata interamente entro il 2026, ma che sono stati individuati alcuni lotti a cui dare priorità in funzione delle esigenze del territorio. «Sicuramente sarà realizzata la parte del lotto che va da Battipaglia e il nodo successivo – ha spiegato il ministro – in modo da consentire il collegamento verso Potenza e Taranto. Poi realizzeremo lo sblocco della galleria di Gioia Tauro in modo che le merci possono mettersi sulla linea ionica e risalire lungo l’adriatica. In poche parole c’è un’idea dietro queste scelte che produce immediatamente risultati positivi anche sugli snodi». In sintesi, ha detto Giovannini «Altri nove milioni di italiani, di cui sei milioni al Sud, saranno interconnessi attraverso l’Alta velocità ferroviaria. È uno degli effetti più attesi degli investimenti del Pnrr». Il ministro ha poi spiegato che si sta discutendo con la Commissione europea per il corridoio Adriatico sul quale, ha detto, «mettiamo 5 miliardi per la linea ferroviaria». «Dobbiamo essere pronti – ha concluso – a evitare che quella linea vada in saturazione»

La lunga attesa delle Zes

La operatività delle Zone economiche speciali del Sud è attesa da tempo. È previsto un imponente finanziamento, e intanto si attendono anche governance e regole. «Relativamente alle ZES, rendere monetizzabili i crediti d’imposta come avviene per il sisma bonus sarebbe una misura che potrebbe realmente velocizzare le procedure. Questo creerebbe una mobilitazione di importanti investimenti in pochissimo tempo – ha proposto l’amministratore delegato di Interporto Campano S.p.A., Claudio Ricci – Sono convinto che le ZES siano uno strumento importante, perché sono quelle che possono concentrare le risorse economiche».

Ponte sullo Stretto, al via lo studio di fattibilità

«È in avvio di assegnazione lo studio di fattibilità per la realizzazione del ponte sullo Stretto: la commissione ha scartato l’ipotesi del tunnel, ed ora si deve valutare quale soluzione, tra quella del ponte a più campate o a una campata, è quella più fattibile», anche di questo ha parlato il ministro Enrico Giovannini a Nola, sottolineando che l’opera «ha una sua storia e richiede un investimento maggiore di quello di prima».

Il ministro ha poi invitato a guardare anche oltre il Pnrr. «C’è vita oltre il Pnrr. Questa enfasi totale unica sul Pnrr è sbagliata, perché c’è anche il fondo di sviluppo e coesione, ed i 32 miliardi che abbiamo messo nella legge di bilancio per fare la manutenzione delle strade regionali e provinciali. Lo sforzo che stiamo facendo con i presidenti di Regione, è quello di fare una programmazione integrata».

Fonte: Il Sole 24 Ore