Bankitalia: il paziente Sardegna è in netto miglioramento

La ripresa è iniziata e l’economia della Sardegna, nel secondo trimestre del 2021 registra una netta accelerazione. Complice la campagna vaccinale e il rischio epidemiologico e il grosso sostegno pubblico. Indicatori positivi in tutti i comparti. È un quadro positivo quello che emerge dal rapporto congiunturale del 24 novembre della Banca d’Italia, relativo all’economia dei territori e nello specifico alla Sardegna.

Il recupero

Un netto recupero, come si legge nel rapporto si è registrato proprio nel secondo trimestre. Le stime indicano una crescita del Pil dell’isola, da aprile a giugno, dopo il lieve calo nei primi tre mesi dell’anno. «La dinamica espansiva è stata favorita dal rafforzamento degli investimenti, delle esportazioni e dalla parziale ripresa della domanda per consumi; nel complesso, risultano ancora margini di recupero rispetto al livello pre-pandemia».

Le imprese tra ripresa e crescita

Il settore produttivo è cresciuto in tutti i comparti, anche se in modo più marcato si registra nel settore dei servizi che si sono giovati della ripresa. Tra questi rientrano il turismo, i trasporti, il commercio e le attività sociali.

L’industria cresce

Nell’industria la produzione delle imprese energetiche regionali è tornata a crescere grazie anche alla maggiore richiesta di carburanti, sia sul mercato nazionale sia all’estero. «Tra gli altri comparti, si è rafforzata la domanda per le aziende dei settori alimentari e della chimica, che hanno visto un aumento del fatturato». Un segno positivo si registra anche nel settore delle costruzioni che riesce a uscire dalla fase cronica dettata dalla pandemia. Aumentati in questo settore gli investimenti dei privati e le opere pubbliche. La ripresa si è trasmessa al mercato immobiliare, caratterizzato da un incremento delle compravendite nel primo semestre. Le condizioni economiche e finanziarie delle imprese sono migliorate; la ripresa produttiva ha spinto la redditività aziendale, tornata su livelli simili a quelli osservati nel 2019. La forte incertezza ancora percepita sui mercati si riflette nell’atteggiamento prudente degli operatori economici, che continuano a mantenere su livelli elevati le disponibilità liquide detenute presso le banche.

Lavoro e famiglie

I primi sei mesi del 2021 fanno registrare un miglioramento anche nel mercato del lavoro regionale, soprattutto se paragonato al dato dell’anno precedente, particolarmente colpito dalla pandemia. Il numero degli occupati è aumentato a partire dal secondo trimestre, ma il livello rimane inferiore rispetto a quello precedente la crisi sanitaria. La crescita della domanda di lavoro, soprattutto nella componente a termine, è proseguita nella stagione estiva, sospinta dal buon andamento del turismo. Le posizioni a tempo indeterminato risentono ancora del numero contenuto di assunzioni e trasformazioni, continuando a beneficiare delle misure governative di sostegno all’occupazione. Dalla primavera si è registrato un aumento della partecipazione al mercato del lavoro. In un contesto ancora debole, si è osservato un incremento del tasso di disoccupazione, lievemente più marcato per le donne.

Fonte: Il Sole 24 Ore