Bene il mercato auto a inizio 2023, immatricolazioni su del 19%

Inizia bene il 2023 del mercato auto che in Italia registra 128.301 immatricolazioni, con una una crescita del 18,96% su gennaio 2022. Questo risultato riporta i volumi al primo mese del 2021 anche se il dato resta inferiore del 22,4% rispetto a gennaio 2019, situazione ante-pandemia. Dall’inchiesta congiunturale mensile del Centro Studi Promotor diretto da Gian Primo Quagliano condotta a fine gennaio emerge poi un deciso miglioramento dell’affluenza di visitatori negli show room ed anche nella dinamica dell’acquisizione di ordini.

Per una ripresa completa serve lo stimolo del governo

La ripresa in atto è dovuta essenzialmente ad un allentamento delle difficoltà dell’offerta generate dalla carenza di microchip e di altri componenti essenziali per la produzione di autovetture. Ma per tornare alla normalità e quindi ad un volume di immatricolazioni vicino a 2 milioni di auto all’anno occorre che vengano superati anche i fattori che hanno inciso
negativamente sulla domanda, aggiunge Promotor.

Per stimolare la ripresa serve un nuovo intervento del Governo sugli incentivi prenotabili dal 10 gennaio «che stanno mostrando gli stessi difetti di quelli del 2022. In particolare, ad oggi lo stanziamento per le auto ad alimentazione tradizionale con emissioni di CO2 da 61 a 135 grammi al chilometro è già stato prenotato per l’83,4% e quindi si esaurirà a
brevissimo, mentre lo stanziamento per auto elettriche e dintorni rischia di rimanere
in larga misura inutilizzato come è successo nel 2022».

Crescita diffusa, in controtendenza Peugeot, Ford, Opel e Honda

Sul fronte delle case automobilistiche, sono in crescita quasi tutti i principali brand mentre fanno eccezione Peugeot, Ford, Opel e Honda, che perdono tra il 16 e il 21% di immatricolazioni. Fa inoltre capolino in Italia il brand MG, in capo alla casa cinese SAIC Motors, che rispetto alle 266 auto immatricolate un anno fa ha registrato oltre 1.300 immatricolazioni conquistando una quota di mercato pari all’1%.

Sul mercato europeo, invece, nel 2022 le immatricolazioni di nuovi veicoli elettrici a batteria (Bev) hanno continuato a crescere, nonostante il calo generale del mercato di quasi il 10%. La quota di mercato dei modelli full electric è salita al 12,1%, in miglioramento di 3 punti percentuali rispetto al 2021. È stato un anno positivo anche per le ibride, che hanno raggiunto una quota di mercato del 22,6%, accanto alle plug che si attestano al 9,4%, poco più su del 2021.

Fonte: Il Sole 24 Ore