Bilancio Ue, segnali di disgelo tra Parlamento e Commissione
BRUXELLES – Si sta ricomponendo, almeno per ora, la frattura tra la Commissione e il Parlamento intorno al bilancio comunitario 2028-2034. Sulla scia di un incontro lunedì tra le principali istituzioni europee, la presidente Ursula von der Leyen ha parlato dinanzi ai deputati europei, confermando il suo intento di modificare la propria proposta pur di venire incontro ai parlamentari. I relatori hanno accolto positivamente le concessioni illustrate dall’esecutivo comunitario.
In Parlamento, la presidente ha ripreso a grandi linee i contenuti di una lettera che ha inviato ai parlamentari e ai governi fin dall’inizio di questa settimana. Nei fatti ha affrontato le due critiche sollevate a suo tempo dai principali gruppi parlamentari: la centralizzazione a livello nazionale dei piani di spesa del denaro comunitario, e la scelta di raggruppare sotto a uno stesso tetto i fondi di coesione e i fondi per l’agricoltura.
«Quattro mesi dopo la presentazione della nostra proposta, abbiamo ascoltato le vostre preoccupazioni, in particolare riguardo al ruolo delle regioni e alla politica agricola comune – ha detto la presidente von der Leyen –. Per quanto riguarda il ruolo delle regioni, la governance della coesione rimane invariata, con il pieno coinvolgimento delle regioni (…) Allo stesso modo (…) un nuovo “obiettivo rurale” garantirà il finanziamento dei territori agricoli».
Dopo il dibattito in aula, uno dei due co-relatori del bilancio, il popolare rumeno Siegfried Mureșan, ha spiegato: «Le principali richieste del Parlamento, ossia di mantenere inalterate le politiche di coesione e dell’agricoltura, sono state soddisfatte». Ha però aggiunto: «La nostra intenzione è di essere interamente soddisfatti alla fine dell’iter». L’altra co-relatrice, la socialista portoghese Carla Tavares, ha voluto precisare: «Le proposte non sono perfette, ma sono un progresso».
Il bilancio comunitario è negoziato tra i paesi membri. Il Parlamento non può che approvare o respingere l’esito finale delle trattative. In questa occasione, Strasburgo ha voluto inserirsi ex ante, minacciando di votare una risoluzione di bocciatura della proposta di bilancio presentata a suo tempo dalla Commissione europea. Evidentemente, una tale evenienza avrebbe scosso non poco la Commissione europea.
Fonte: Il Sole 24 Ore