Bruxelles sospende le tariffe, dialogo Usa-Ue su acciaio e alluminio

A conferma del desiderio di migliorare i rapporti con gli Usa, la Commissione Ue ha annunciato di aver sospeso l’attesa stretta alle misure di ritorsione contro le tariffe americane nel settore dell’acciaio e dell’alluminio risalenti al 2018. Nel contempo, le parti hanno deciso di aprire un negoziato per risolvere la questione della sovraccapacità nella siderurgia. L’annuncio giunge a un mese dalla visita a Bruxelles del presidente Joe Biden.

«La nostra decisione di sospendere temporaneamente l’aumento automatico delle misure di riequilibrio contro le tariffe Usa sull’acciaio e l’alluminio dimostra che siamo seri nel voler riavviare la relazione transatlantica – ha spiegato in un comunicato il vicepresidente dell’esecutivo comunitario Valdis Dombrovskis –. Questa decisione riflette la nostra determinazione a trovare soluzioni congiunte che siano efficaci per risolvere questa controversia».

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Nel 2018, in via unilaterale, l’allora presidente americano Donald Trump aveva introdotto tariffe inattese ai danni delle importazioni di acciaio e di alluminio provenienti dalla Ue e da altri Paesi. In risposta, la Commissione europea aveva deciso misure di ritorsione a tappe. Una prima batteria di provvedimenti, tra le altre cose contro moto e whiskey, è entrata in vigore tre anni fa; una seconda stretta doveva essere adottata il 1° giugno prossimo.

Bruxelles ha ora annunciato una sospensione fino a sei mesi di questa seconda batteria di provvedimenti. Il primo round di misure rimarrà in vigore, così come rimarranno in vigore le tariffe introdotte a suo tempo dall’amministrazione Trump (25% sull’acciaio e 10% sull’alluminio). Quest’ultima aveva giustificato la scelta citando ragioni di sicurezza nazionale e una lontana legge del 1962. Una giustificazione che la Commissione europea non ha mai accettato.

In un comunicato congiunto, Washington e Bruxelles hanno messo l’accento sulle distorsioni al mercato provocate dall’eccesso di capacità produttiva a livello globale nel settore dell’acciaio e dell’alluminio. Le parti «hanno concordato che, poiché gli Stati Uniti e gli Stati membri dell’Unione sono alleati e partner (…) possono collaborare per promuovere standard elevati, affrontare le preoccupazioni comuni e chiedere conto a Paesi come la Cina che sostengono politiche di distorsione del commercio».

Fonte: Il Sole 24 Ore