Buoni pasto senza commissioni: Coverflex sbarca in Italia con un finanziamento di 15 milioni

Coverflex si definisce «la soluzione all-in-one per la retribuzione flessibile, che consente alle aziende di ridurre i costi e aumentare il potenziale di guadagno dei propri dipendenti». Con questa formula in Portogallo è già «in una fase di consolidamento» con un fatturato previsto per il 2023 oltre i 10 milioni di euro a fronte di 72,9 milioni di pagamenti processati, 70mila utenti e 3.600 aziende clienti. E ora lo sbarco in Italia con l’annuncio di «un round di finanziamento di Serie A da 15 milioni di euro guidato da Scor Ventures. Vi partecipano anche – si legge in un anota – Breega (già lead investor nel pre-seed round), Ms&Ad, Armilar, Stableton, BiG Start Ventures e Shilling, oltre a business angels di alto profilo come Firmin Zocchetto (Ceo di PayFit), Job van der Voort (Ceo di Remote – un cliente), Humberto Ayres Pereir (Ceo di Rows – un cliente), Alessandro Petazzi (fondatore di Musement) e Davide Dattoli (fondatore di Talent Garden)».

«Il mercato in forte espansione dei “benefit e del benessere dei dipendenti” – dicono da Coverflex – vale oggi 200 miliardi e l’Europa rappresenta oltre il 40% di esso. L’engagement dei dipendenti verso i benefit aziendali si attesta però sotto il 20%, questo significa che le aziende sprecano miliardi di euro in pacchetti standardizzati e inutilizzati».

«Questo round di Serie A convalida la nostra visione ambiziosa, il successo sul mercato portoghese e l’opportunità di crescere in Europa, in particolare in Italia, che rimane il mercato più redditizio di Edenred nel mondo, nonostante le recenti rimostranze da parte di commercianti e utenti verso il servizio e le condizioni offerte», ha dichiarato Miguel Amaro, ceo di Coverflex.

«In Italia c’è una platea potenziale di 14 milioni di lavoratori da raggiungere – aggiunge Bassi –. Inoltre il tessuto economico ricco di Pmi è il nostro target ideale e i lavoratori oggi sono molto più sensibili a queste nuove modalità di retribuzione: si pensi a quanto lo smartworking sta cambiando il mondo del lavoro».

«In Scor Ventures la nostra priorità è costruire un portfolio di soluzioni diversificate e innovative, che risolvano il rischio per individui, aziende e il nostro pianeta. Riteniamo che i datori di lavoro abbiano l’opportunità di rimodellare la gestione dei benefit per i dipendenti e di migliorare la loro soddisfazione, colmando al contempo il divario di assistenza e protezione grazie a una nuova generazione di strumenti e servizi», è infine il parere di Will Thorne, head of Scor Ventures che si unisce al board di Coverflex.

Fonte: Il Sole 24 Ore