Si riaffaccia il Covid tanto che negli studi dei medici di famiglia “circa 4 pazienti su 5 che presentano sintomi influenzali risultano poi positivi al test per il virus Sars-Cov-2”. Un ritorno improvviso che apre una stagione di circolazione di virus che si annuncia intensa, a partire da quello dell’influenza che potrebbe colpire anche più dell’anno scorso quando ha messo a letto 16 milioni di italiani. Con la prima protezione per pazienti fragili e anziani – sia per l’influenza che per il Covid – rappresentata sempre dal vaccino. Peccato che gli italiani sembrano sempre più fuggire dalle vaccinazioni, anche gli anziani che ne avrebbero più bisogno: se per l’influenza nell’ultima campagna vaccinale gli over 65 che si sono vaccinati sono scesi a poco più di uno su due (52,5%), le vaccinazioni per il Covid nel 2024-205 sono crollate con solo il 4,5% degli over 60 che hanno deciso di immunizzarsi.
L’aumento dei casi registrato dagli studi medici e i casi “ufficiali”
A fotografare la situazione sull’impennata di casi Covid è Silvestro Scotti, segretario della Federazione dei medici di Medicina generale (Fimmg): “I contagi sono in aumento e con la riapertura delle scuole, ed il maggiore contatto tra ragazzi in ambienti al chiuso, c’è il rischio che i casi salgano rapidamente”. In vista del prossimo arrivo della stagione influenzale, potrebbe innescarsi dunque una “epidemia allargata influenza-Covid”’, e Scotti invita a “prepararsi per tempo ed a proteggere da subito i soggetti fragili e gli anziani”. Numeri nuovamente in salita emergono dall’ultimo report settimanale dell’Istituto superiore di sanità (Iss), anche se l’aumento dei contagi non ha determinato un impatto in termini di ospedalizzazioni. L’incidenza di nuovi casi in Italia è “in lieve aumento”, rileva l’Iss, ma l’impatto sugli ospedali “rimane sostanzialmente stabile e limitato”. L’incidenza nel periodo 04/09/2025-10/09/2025, evidenzia il report, è pari a 5 casi per 100.000 abitanti, in aumento rispetto alla settimana precedente (3 casi per 100.000 abitanti). Le fasce di età che registrano il più alto tasso di incidenza settimanale sono 80-89 e sopra i 90 anni. Al 10 settembre, l’occupazione dei posti letto in area medica è pari a 1,3% (802 ricoverati), sostanzialmente stabile, così come l’occupazione dei posti letto in terapia intensiva, pari a 0,3% (29 ricoverati). Mentre sono 11 i morti per Covid nella stessa settimana.
La positività confermata a casa dai test fai da te
Negli studi medici, però, questo “lieve” aumento percentuale si traduce in un numero crescente di persone contagiate ogni giorno: “Sul territorio le infezioni salgono e siamo già di fronte ad una epidemia importante – afferma Scotti – inoltre, è prevedibile che questo andamento epidemiologico peggiorerà a seguito della riapertura delle scuole in tutta Italia. Prevediamo infatti una amplificazione dell’epidemia di Covid nelle prossime settimane: tra fine settembre e inizio ottobre è infatti probabile un aumento dei casi molto impattante. Al momento vediamo molti giovani adulti contagiati, registriamo un aumento delle chiamate di pazienti ed il lavoro negli studi è in sovraccarico”. La conferma della positività, precisa Scotti, “arriva però nella quasi totalità dei casi a seguito di test fai-da-te e questo sta determinando molti problemi ai fini delle certificazioni per l’assenza dal lavoro per malattia”. Una certificazione di positività che dunque non finisce nemmeno nelle statistiche ufficiali calcolate dall’Iss. Tuttavia, se si è positivi, è il monito del medico, “è fondamentale isolarsi e non andare al lavoro, perchè non bisogna diffondere il contagio mettendo così a rischio soggetti anziani o fragili, sui quali le conseguenze dell’infezione potrebbero essere anche gravi”.
Le precauzioni in vista di una stagione intensa influenza-Covid
Quanto ai virus dell’influenza stagionale, “arriveranno più tardi – spiega – ma rischiamo di avere un autunno ed un inverno caldi proprio per il sovrapporsi di Covid ed influenza”. Fondamentale, dunque, è “organizzarsi da subito”: “Un’arma fondamentale è la vaccinazione. Al momento – chiarisce Scotti – i vaccini anti-Covid non sono ancora disponibili, ma auspichiamo che lo siano a partire da ottobre quando arriveranno negli studi anche i vaccini contro l’influenza, in modo da poterli somministrare anche insieme”. Una campagna vaccinale che l’anno scorso. soprattutto per il Covid, ha fatto un buco nell’acqua con poco più di un milione di dosi somministrate per 4,53% degli over 60 vaccinati. A pesare su questo flop la stanchezza vaccinale dopo gli anni della pandemia e qualche pregiudizio sulla sicurezza dei vaccini anti-Covid. Attualmente, precisa il segretario della Fimmg, “i sintomi del Covid non si stanno evidenziando come particolarmente pesanti, tuttavia è prioritario proteggere dal contagio anziani e fragili e farlo sin da ora”. L’invito ai medici, dunque, è “a fare la massima attenzione al fine di identificare i casi di Covid”, mentre ai cittadini, conclude Scotti, “si rinnova l’invito al lavaggio accurato delle mani e, soprattutto, all’auto-isolamento in caso di positività”.
Fonte: Il Sole 24 Ore