Che cosa succede ai ragazzi di Mancini? Gli azzurri e la maledizione del gol

Ma cosa diavolo succede ai ragazzi di Mancini? Gli hanno fatto un sortilegio? Qualche misteriosa magia che li blocca quando devono far gol? Diamogli una mano, chiamiamo un buon psicologo che gli ricordi che sono pur sempre i campioni d’Europa, gente tosta che ha battuto gli inglesi, gli spagnoli, i belgi. E che agli stessi Svizzeri, che a Basilea ci hanno inchiodato sullo zero a zero (secondo pareggio consecutivo dopo quello con la Bulgaria), solo tre mesi fa gli avevamo rifilato tre schiaffi che ancora adesso gli fanno male.

Azzurri senza gol

Non è passato un secolo. Eppure non riusciamo a far un gol neanche a piangere. Neanche su rigore come è successo a Jorginho all’inizio della ripresa. Un tiro fiacco e telefonato, quello del nostro play dai capelli color giallo metallizzato, che Sommer ha neutralizzato come se bevesse un aperitivo. E Berardi? Lanciato da Locatelli, completamente libero, doveva solo metterci la firma. Macché, anche lui ipnotizzato dai tentacoli di Sommer.

Loading…

Una piovra svizzera è davvero novità. Hanno già l’orso, gli orologi, il cioccolato, i coltellini e le banche. Ora gli svizzeri ci fregano anche con la piovra, che di solito è cosa nostra. Anche Insigne, lo scugnizzo dal “tiraggiro” non ce l’ha fatta. La prima volta il suo destro è uscito di mezzo metro, la seconda è stato stato bloccato dai soliti tentacoli di Sommer. Alla fine Mancini, pur di chiudere la partita, li ha fatti entrare tutti: Zaniolo, Chiesa e Verratti. Tutto inutile, anche con la meglio gioventù siamo rimasti a secco.

Ci vuole più cattiveria

«La palla non entra, ci vuole più cattiveria» ha detta lo sconsolato Mancini che in panchina aveva urlato come un matto per ricordare a Immobile che fare dei gol per, un centravanti, non è una opzione secondaria da sfruttare solo con la maglia della Lazio. Non c’è stato verso. Ciro è fedele. E segna solo in modalità bianco celeste.

Fossimo nella boxe, a Basilea avremmo vinto ai punti. Però, siccome nel calcio le regole sono diverse, ora bisogna mettersi a fare i conti per capire come arrivarci a questo benedetto Mondiale in Quatar che si svolge tra 14 mesi. Gli azzurri, che il prossimo mercoledì giocheranno contro la Lituania, sono primi a 11 punti seguiti dagli svizzeri a quota sette. Solo che gli elvetici hanno giocato due partite in meno. Quindi per evitare brutte sorprese bisognerà batterli a Roma il 12 novembre. E nel frattempo bisognerà mettersi a far dei gol. E possibilmente vincere. Non basta aver raggiunto il record d’imbattibilità (36 partite). Come non basta ricordare quanto siamo stati bravi a Wembley. Quel sogno l’abbiamo realizzato. Ora per realizzarne un altro bisogna svegliarsi di nuovo.

Fonte: Il Sole 24 Ore