Contemporaneo da Sotheby’s, record per le giovani artiste e garanzie sugli affermati

L’ultima sessione di aste serali a New York, condotta da Sotheby’s il 19 maggio, è stata divisa in due cataloghi con dinamiche differenti, ma fra loro complementari. Il primo battuto in ordine cronologico ha visto 23 lotti (dopo un ritiro) di arte del XXI secolo, tutti venduti in larga parte oltre le stime per un ricavo di 73 milioni di $, oltre le stime di 36-52 milioni, e con ben nove record.
Il secondo catalogo di arte dagli anni ’60 all’inizio del nuovo millennio ha realizzato 210,5 milioni di dollari da una stima di 170-253 milioni grazie a 26 lotti venduti su 27 (uno ritirato prima dell’asta), con una forte presenza di garanzie per tutti i lotti principali di grandi firme come Warhol, Twombly, Hockney e due record.
Il totale quindi ha raggiunto 283,5 milioni di dollari per 49 lotti venduti su 50 (invenduto un lavoro di Nolan stimato 3-5 milioni di $), con 11 record e oltre il 60% di lotti aggiudicati oltre le stime alte (con le commissioni), grazie anche a 17 garanzie di cui circa un terzo potrebbero aver salvato il rispettivo lotto.

Il catalogo più recente ha cavalcato l’onda speculativa in corso, legata soprattutto ad artiste di colore, ma ha anche visto l’apparizione di ben sette garanzie per proteggere i nomi già affermati di un quinquennio fa, come Adrian Ghenie, Dana Schutz e Lynette Yiadom-Boakye. Il catalogo di nomi noti ha, invece, provveduto al fatturato grazie a sei lotti oltre la soglia dei 10 milioni di $, di cui cinque garantiti.

The Now: artiste record ed effetto Biennale

I lotti invero sottostimati delle artiste del momento hanno ottenuto 12 aggiudicazioni oltre le stime alte, fra cui una lunga lista di sei record: la star di Gagosian del momento, Anne Weyant, lima verso l’alto il suo record di due giorni prima a 1,6 milioni di $ con la grande tela ‘Falling Woman’, ma è il secondo lotto della serata a sorprendere anche oltre le aspettative più rosee: ‘Night Fell Upon Us Up On Us’ del 2019 della giovane Christina Quarles ha raggiunto 4,5 milioni di dollari, grazie anche o forse soprattutto alla esposizione di ben sei suoi lavori alla recente Biennale d’Arte di Venezia. Anche i quattro seguenti lotti in ordine cronologico hanno portato ad altrettanti prezzi record per rispettivamente: l’afroamericana Simone Leigh con la scultura ‘Birmingham’, inutilmente garantita poiché ha decuplicato la stima alta finendo a 2,2 milioni di dollari, anch’essa capitalizzando sulla recentissima e vittoriosa esposizione alla Biennale di Venezia; Jennifer Packer con un enorme lavoro in due parti ‘Fire next time’ che ha quadruplicato la stima bassa sfiorando 2,4 6 milioni di $, rendendo cosi inutile la garanzia della casa d’aste; la trentaduenne Lucy Bull con la tela psichedelica del 2019 ‘Special Guest’ che ha decuplicato la stima a 907mila $ e, infine, Avery Singer con un’enorme tela del 2014 ‘Happening’ contesa fino a 5,3 milioni di $ da una stima di 2,5-3,5 milioni. Ha sfiorato la stima alta e la garanzia anche un ritratto di colore di Lynette Yiadom-Boakye a di 1,8 milioni di $, mentre una grande tela del 1993 del 67enne Kerry James Marshall ha confermato il buon momento per l’arte afro-americana superando la stima di 8-12 milioni a 13,3 milioni di dollari.
Dinamica differente per tre dei restanti quattro lavori garantiti, finiti con ogni probabilità al garante: ‘Dead Zebra’ dipinta nel 2003 da Dana Schutz (classe 1976) appena sotto la stima bassa di 1 milione di $, e “This is not a photo opportunity’ tela di Banksy si è fermata a 2,7 milioni con le commissioni (stima 2-3 milioni), nonché per uno dei due lavori di Adrian Ghenie in catalogo, ‘The trip’ il martello si è fermato a 4,5 milioni da una stima di 4-6 milioni di $. Ha segnato il nuovo record per il pittore romeno “Degenerate Art’, composizione del 2016 basata su un autoritratto di Van Gogh distorto, e che fa riferimento alla categorizzazione negativa delle Avanguardie da parte del regime nazista: la competizione ha superato la garanzia sul lotto raggiungendo i 9,3 milioni, ad un passo dalla stima alta di 10 milioni di $. Nuovo record personale anche per il defunto Matthew Wong, con la tela naif ‘The Night Watcher’ del 2018 che ha moltiplicato la stima a 5,9 milioni di dollari. Degno di nota il ritorno in auge di Damien Hirst, con il lavoro monumentale in due parti ‘Happy Life Blossom’ del 2018 aggiudicato a 5,6 milioni di dollari, dalla stima di 2-3 milioni.

Bacon, Twombly e Baselitz guidano il contemporaneo

Il secondo catalogo della serata ha fatto largo affidamento alle garanzie per i suoi lotti di maggior pregio. Buona parte dei 210 milioni di ricavo sono concentrati fra i primi sei lotti oltre la soglia dei 10 milioni, pari a 147 milioni di $. A guidare i realizzi Bacon con un singolo pannello di studio ‘Red Pope’ nella versione esposta al Grand Palais a Parigi nel 1971, che ha raggiunto 46,3 milioni con le commissioni fermandosi alla stima bassa garantita di 40-60 milioni di dollari. Stessa stima per un lavoro della serie delle ‘Blackboard’ di oltre due metri del 1969, che però è finito quasi certamente alla garanzia per 38 milioni.
Non ha avuto bisogno di garanzie un caratteristico lavoro con testo di Ed Ruscha ‘Cold Beer Neautiful Girls’ del 1993 che grazie alle commissioni si è attestato a 18,8 milioni di $ da una stima di 15-20 milioni d $, mentre il paesaggio acido di David Hockney ‘Grand Canion II’ di grandi dimensioni è stato salvato dalla garanzia a 11 milioni da una stima di 10-15 milioni di $. Due i lavori di Warhol proposti, entrambi protetti da garanzie che però si sono rivelate inutili: una versione del celebre ‘Elvis’ del 1963, con l’attore in veste di pistolero su fondo grigio-argento, è passata di mano a 21,6 milioni di $ entro la stima di 15-25 milioni, mentre il trittico a fondo rosso ‘The American India (Russel Means)’ ha duplicato la stima bassa di 3-4 milioni fino a raggiungere 6,2 milioni di $, portando il totale per l’artista a 27,8 milioni.
Il catalogo offriva anche quattro lavori di Georg Baselitz provenienti dalla stessa collezione tedesca, che hanno complessivamente fatturato 23,8 milioni superando di poco la stima alta complessiva grazie alle commissioni e, soprattutto, al novo record in asta per l’artista con la testa scolpita nel 1990 su legno dipinto a tempera gialla ‘Besuch aus Prag’ che ha superato agilmente la stima garantita di 3-4 milioni per fermarsi a 11,2 milioni di $, mentre la tela ‘Falle (Trap)’ del 1966 ha raggiunto solo la stima bassa di 8-12 milioni, sfiorando 8,4 milioni solo con le commissioni. Buon risultato fra gli artisti tedeschi anche per un lavoro di Sigmar Polke a 3,5 milioni di $ da una stima di 2-3 milioni.
Garanzie offerte inutilmente per un lavoro di Basquiat aggiudicato a 3,3 milioni da una stima di 2-3 milioni e, soprattutto, per il nuovo record in asta per Sean Scully “Song’ in tre parti di oltre due metri del 1985 che ha superato la soglia dei 2 milioni da una stima alta di 1,2 milioni di $. Fra gli altri contributi rilevanti all’asta, due lavori di Philip Guston hanno portato complessivamente 13 milioni, mentre tre lavori di David Hammons hanno superato tutti le stime alte per un ricavo complessivo di 3,3 milioni di $.

Fonte: Il Sole 24 Ore