Expo 2025 Osaka: Italia protagonista dell’innovazione che unisce cultura e futuro

Expo 2025 Osaka: Italia protagonista dell’innovazione che unisce cultura e futuro

Dal 13 aprile al 13 ottobre Osaka ha ospitato (per la terza volta, dopo le edizioni del 1970 e del 1990) l’Esposizione Universale, quest’anno dedicata al tema “Designing Future Society for Our Lives”. L’evento ha visto la partecipazione di oltre 160 Paesi e di 28 organizzazioni internazionali e ha accolto circa 28 milioni di visitatori, confermandosi uno dei momenti di incontro cardine in termini economici e culturali. Al centro del dibattito il futuro della società globale, segnata dalla transizione digitale ed ecologica, dalla diffusione pervasiva dell’intelligenza artificiale applicata e dalla necessità di un nuovo equilibrio tra sviluppo e sostenibilità. Expo Osaka è stato un banco di prova per valutare come tecnologia e creatività possano contribuire al benessere delle comunità, una sorta di laboratorio del domani in cui sono confluite progettualità, idee ed eccellenze tecnologiche di tutti i Paesi del mondo per esplorare i nuovi confini della scienza, della mobilità, dell’energia e della salute.

Per l’Italia, dopo il successo di Expo Milano 2015 e la partecipazione a Dubai 2020, è stata una grande vetrina per valorizzare la propria filiera dell’innovazione. Il Padiglione Italia, situato nell’area “Empowering Lives”, copriva una superficie di 3.600 metri quadrati e si articolava in spazi fisici e digitali con l’obiettivo (raggiunto) di raccontare la capacità del nostro Paese di unire arte e scienza, tradizione e sperimentazione, bellezza e competenze. Il progetto, promosso dal Commissariato Generale per la Partecipazione Italiana a Expo 2025 Osaka, Mario Vattani, voleva costituire un ponte tra le imprese, la ricerca e la cultura, mettendo in mostra le componenti chiave dell’innovazione sostenibile all’interno di ecosistema rigenerativo

Le installazioni interattive e gli spazi immersivi hanno consentono ai visitatori di esplorare i grandi simboli del Made in Italy — dal design alla manifattura avanzata, dall’agroalimentare alla cultura digitale — e di entrare in contatto con le soluzioni più all’avanguardia per la qualità della vita. Non è un caso, infatti, che il Bureau International des Expositions (BIE) abbia riconosciuto il valore di questo progetto assegnando al Padiglione Italia il primo premio assoluto nella categoria “Theme Development”, la più prestigiosa tra le riconoscenze dell’Esposizione Universale. Anche la stampa giapponese ha espresso unanime apprezzamento: Esquire Japan lo ha definito “il più alto esempio di cultura a Expo 2025”, mentre Nikkei Trendy lo ha indicato come “il più desiderato dai visitatori”. Riconoscimenti e attestazioni che fanno pendant con un risultato record di accessi: oltre un milione, infatti, i download dell’app e due milioni le visite al portale Web, canali entrambi sviluppati da Almaviva che hanno permesso al brand Italia di amplificare la propria presenza nel mondo digitale e nel metaverso di Virtual Expo.

Almaviva, l’innovazione italiana che crea valore

Un contributo importante al traguardo raggiunto dall’Italia è stato assicurato da Almaviva, partner tecnologico del progetto, che ha fornito le piattaforme digitali per alimentare la strategia di comunicazione digitale del Padiglione, estendendo l’esperienza fisica dei visitatori e consentendo a milioni di utenti di esplorare contenuti interattivi, visitare spazi e mondi virtuali in 3D e partecipare a eventi online in tempo reale. Almaviva ha messo a disposizione la propria piattaforma Giotto, un sistema proprietario che integra intelligenza artificiale, realtà virtuale e data analytics per la gestione dei contenuti multimediali e delle esperienze immersive. Il risultato ottenuto è stato un ambiente fluido e inclusivo, capace di tradurre l’innovazione tecnologica in un racconto accessibile e partecipativo.

Il Commissario Generale Mario Vattani ha espresso il proprio apprezzamento per il contributo dell’azienda, definendo Almaviva un partner prezioso del Padiglione Italia nella creazione del logo, un simbolo che racchiude cultura, spirito di accoglienza e orientamento. Per l’azienda, leader nel campo dei servizi e delle soluzioni di Information & communications technology con oltre 46.000 persone in organico e una presenza in 60 Paesi, la partecipazione a Expo Osaka 2025 è stata molto più di una collaborazione tecnica. È la testimonianza concreta di una visione dell’innovazione non limitata a un insieme di tecnologie bensì aperta a un’idea di innovazione che diventa strumento culturale, motore di crescita e cultura e linguaggio universale in grado di valorizzare l’identità italiana nel mondo. Nel successo del Padiglione Italia si riflette la forza di una collaborazione che ha saputo fondere visione e competenza, tradizione e futuro e che, dal lontano Giappone, rilancia nel mondo la capacità del “sistema Italia” di trasformare l’ingegno in emozione e l’innovazione in valore condiviso.

Fonte: Il Sole 24 Ore