Fake news e ritardi sui vaccini: il Senato accusa Bolsonaro di crimini contro l’umanità

La commissione di inchiesta parlamentare che indaga in Brasile sulla gestione della pandemia da Covid-19 ha approvato il rapporto finale che accusa il presidente, Jair Bolsonaro, di nove reati, tra i quali «crimini di lesa umanità».

Il rapporto dopo 6 mesi di inchiesta

La Commissione, istituita in Senato, ha dato luce verde al rapporto, messo a punto dal principale relatore, il senatore Renan Calheiros, con sette voti a favore e quattro contrari, secondo quanto riportato dal potrale news brasiliano G1.

L’approvazione, giunta al termine di sei mesi di lavoro, implica la richiesta di imputazione per un totale di 78 persone, tra cui Bolsonaro, e di due società per reati diversi commessi durante la pandemia.

La parola passa a Corte Suprema, procura e Corte Aja

Le circa 1290 pagine verranno ora consegnate alla Corte Suprema e alla Procura brasiliane oltre che alla Corte penale internazionale all’Aja, istanze alle quali si chiede di muovere accuse relative a 9 diversi reati – riguardanti la gestione della pandemia – previsti dalla Corte penale internazionale.

Tra gli elementi a carico il rapporto include discorsi del presidente in pubblico, dichiarazioni contrarie ai vaccini e favorevoli al ricorso alla clorochina, dati relativi ai ritardi nell’acquisizione dei vaccini, contrarietà del governo all’adozione delle misure sanitarie protettive.

Fonte: Il Sole 24 Ore