Florent e Pernille: dai Giochi il bacio vietato che ridà speranza al mondo

TOKYO – Lui, argento per la Francia sui 50 stile libero, lei bronzo per la Danimarca. Stessa distanza stessa piscina, quella dei Giochi di Tokyo. A dividerli, i sette minuti tra le due gare. A unirli un bacio tenero, commovente, sincero, delicato, dopo un lungo abbraccio e parole segrete che i due fidanzati si sono sussurrati all’orecchio dopo aver vinto le rispettive medaglie.

Il bacio vietato

Florent Manaudou e Pernille Blume, nel pieno della gioia e della commozione, si sono prima abbracciati e poi baciati tra gli applausi e il compiacimento dei presenti. Il bacio tra la coppia viene immortalato dagli obiettivi delle telecamere e fa subito il giro del mondo. I due sono fidanzati ufficialmente da un anno e mezzo. Tuttavia il loro bacio è una palese violazione del regolamento sanitario di questi giochi olimpici al tempo del Covid.

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Sprinter innamorati

A ben vedere, l’esempio di Florent e Pernille ha avuto subito degli emulatori, e a partire proprio dal podio della stessa gara! Dietro al vincitore Caeleb Dressel e a Manadou si è piazzato il brasiliano Bruno Frates, commosso e sorridente (nei rari istanti in cui gli è stato concesso di togliersi la mascherina) al punto da scambiarsi un bacio altrettanto appassionato con la sua compagna, componente del team verdeoro, che lo ha sostenuto e applaudito dagli spalti durante gara e premiazione. Anche questo un bacio vietato, certo, ma ben meritato per Fratus, che a 32 anni è diventato il più anziano nuotatore della storia a conquistare una medaglia olimpica.

Misure anti-pandemia

I baci e i festeggiamenti sono apertamente vietati durante Tokyo 2020 dal Playbook pubblicato in vista delle Olimpiadi per evitare i temuti cluster nel Villaggio Olimpico. A rendere più difficile la situazione il fatto che anche le delegazioni sono tenute ben separate fra loro, e non devono esserci rapporti tra atleti di nazioni diverse. Vita dura dunque per le coppie sbarcate in Giappone e costrette a una distanza forzata per tre settimane, anche se ora l’immediata partenza dal Sol Levante (entro le 48 ore dalla fine della gara, come previsto dai protocolli sanitari) favorirà magari i ricongiungimenti. Eppure, i baci “rubati” oggi a bordovasca hanno restituito umanità e calore ai Giochi, e una speranza in un futuro diverso e in una nuova normalità post-pandemia, ai pochi che li hanno visti all’Acquatic Center, e ai milioni a chi li hanno guardati in mondovisione.

Fonte: Il Sole 24 Ore