Gaza, media: «I 3 corpi consegnati non sono di ostaggi israeliani»
I resti, definiti “parziali”, di tre persone restituiti da Hamas a Israele nelle ultime ore attraverso la Croce Rossa non appartengono a ostaggi israeliani: lo scrive il Times of Israel, citando le autorità preposte all’identificazione dei cadaveri. La consegna dei tre corpi da parte di Hamas segue la restituzione da parte di Israele, avvenuta venerdì mattina, dei corpi di 30 palestinesi alle autorità di Gaza. Ciò ha completato a sua volta uno scambio dopo che i militanti hanno consegnato i resti di due ostaggi, Sahar Baruch e Amiram Cooper, segno che il teso accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas sta procedendo. Al momento undici salme di ostaggi restano ancora nella Striscia di Gaza.
“Protezione Civile Gaza, 10 mila dispersi sotto macerie”
In attesa della risposta israeliana alla mancata consegna dei corpi degli ostaggi mancanti, la Protezione civile palestinese ha fatto il punto sui circa 10mila palestinesi ufficialmente dispersi sotto le macerie di Gaza a causa del conflitto. Il numero è stato comunicato da Ahmed Radwan, responsabile stampa della Protezione Civile Palestinese nella città meridionale di Rafah, che ha parlato ad Al-Aqsa TV dei continui sforzi per trovare le persone disperse nell’enclave. La notizia è riportata da Al-Jazeera.
Secondo estratti dell’intervista condivisi dall’agenzia di soccorso su Telegram, Radwan ha affermato che oltre 200 palestinesi sono stati uccisi e circa 600 altri sono rimasti feriti dall’entrata in vigore dell’accordo di cessate il fuoco questo mese. “Le squadre di protezione civile non sono in grado di soccorrere tutti i feriti a causa della mancanza di attrezzature e della limitata disponibilità di forniture mediche”, ha affermato, sottolineando che sono necessari macchinari pesanti per recuperare i corpi da sotto le macerie. Radwan ha anche affermato che Israele sta “deliberatamente” prendendo di mira i soccorritori, violando il diritto internazionale.
Fonte: Il Sole 24 Ore