Grazie ai fondi i gestori chiudono febbraio in attivo per 2,2 miliardi

L’industria del risparmio gestito a febbraio ha rallentato il passo, ma ha comunque archiviato il mese con i conti in attivo. Nelle casse dei gestori sono entrati complessivamente 2,2 miliardi, ben 10 di meno rispetto a gennaio, ma questa volta non ci sono state significative operazioni infragruppo da parte del gruppo Generali (leader di mercato) che, come il mese scordo, hanno determinato in maniera significativa l’andamento dell’intero settore. Dall’inizio dell’anno la raccolta si attesta così a 14,6 miliardi. A tenere le redini del sistema a febbraio sono stati i fondi aperti che hanno conseguito un saldo positivo per circa 2 miliardi, mentre sono andate in territorio negativo le gestioni di portafoglio (-89 milioni), a causa dei mandati istituzionali, passati dai 7 miliardi di gennaio ai -572 milioni attuali. In leggero calo anche il patrimonio complessivo del settore ,passato da 2.423 a 2.416 miliardi. Di questi il 50,1% è in capo alle gestioni collettive che hanno così superato quelle di portafoglio, scese al 49.9 per cento.

I fondi aperti

I prodotti che hanno ricevuto i maggiori consensi sono stati gli azionari che a febbraio hanno raddoppiato il dato di gennaio incassando oltre 3,6 miliardi e portando il saldo da inizio anno a quota 5,5 miliardi. Mese positivo anche per i fondi bilanciati (1,2 miliardi), mentre hanno collezionato segni meno gli obbligazionari (-237 milioni), i monetari (-1,5 miliardi), tornati in territorio negativo, e i flessibili (-1,3 miliardi) che hanno confermato il trend che ne contraddistingque l’andamento ormai da mesi. A livello complessivo, sono stati ancora una volta i prodotti di diritto estero a guidare il settore dei fondi (2,3 miliardi) e a tamponare le fuoriuscite dai fondi tricolore (-322 milioni) .

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Le società

Tra i protagonisti del settore, da segnalare il buon andamento di Amundi e Jp Morgan Asset Management che con un saldo rispettivo di 893 e 835 milioni hanno registrato i migliori risultati del settore. In attivo anche i conti di Lyxor (448 milioni) , di Schroders (578 milioni) e del gruppo Intesa Sanpaolo (393 milioni). Pollice verso, invece, per Generali (-2,6 miliardi), Anima (-221 milioni) e Franklin Templeton (-236 milioni).

Fonte: Il Sole 24 Ore