Igd, utile netto a +36% ma riduce i target di crescita per il 2022

Il Gruppo Igd (Immobiliare grande distribuzione) chiude il primo semestre 2022 con un utile netto pari a 26,5 milioni di euro in incremento del 36% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. In particolare, è da segnalare il forte miglioramento registrato tra primo e secondo trimestre con i fatturati che nel periodo aprile – giugno 2022 hanno addirittura sovra-performato rispetto allo stesso periodo del 2019 (+3,5%). Lo comunica il gruppo stesso.

Queste performance mostrano come ci sia sempre di più la tendenza, da parte dei consumatori, a visite meno frequenti ai centri commerciali ma più mirate all’acquisto. Ad esempio lo scontrino medio del mese di giugno, pari a 27,6 euro, è in aumento del +17,3% rispetto allo stesso mese del 2019.
Al 30 giugno gli indicatori finanziari risultano in crescita, con il net rental income pari a 57,1 milioni di euro, in incremento del +2,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mentre a perimetro omogeneo risulta in incremento del 16%, l’Ebitda della gestione caratteristica è pari a 51,8 milioni di euro, in incremento del 2,3% con un margine pari al 71,3%, e la gestione finanziaria complessiva è pari 14,3 milioni di euro.

Inoltre, l’utile netto ricorrente (Ffo) è pari a 34 milioni di euro, in incremento del +11% rispetto al 30 giugno 2021. Tenuto conto delle dinamiche operative quali, in particolare, lo slittamento nell’apertura di Officine Storiche a Livorno, le nuove commercializzazioni che avranno effetti economici diluiti nel corso del secondo semestre, l’incremento significativo delle spese energetiche dei centri commerciali e le prospettive per i prossimi mesi, caratterizzate da incertezze nel quadro macro-economico e politico, pur considerando i buoni risultati conseguiti dal Gruppo Igd nel primo semestre 2022, in linea con le previsioni di budget, la società ha elaborato una nuova stima per la guidance Ffo 2022, che conferma una crescita rispetto al 2021 pari a +2/3% a fronte del +9/10% indicato a febbraio scorso.

Fonte: Il Sole 24 Ore