Il 730 precompilato pronto da lunedì: modifiche e invii dal 31 maggio anche per procura

Il 730 precompilato si prepara a partire. Con il provvedimento 173218/2022, l’agenzia delle Entrate definisce le modalità di accesso fissando anche il termine a partire dal quale i contribuenti potranno accettarla, modificarla o inviarla con il «fai-da-te»: il giorno di partenza sarà martedì 31 maggio. Un termine che è slittato in avanti per l’effetto-domino prodotto dalla modifica contenuta nella conversione del decreto Sostegni ter (articolo 10-quater del Dl 4/2022) che ha spostato al 29 aprile scorso il termine per la comunicazione relativa alle persone fisiche di sconto in fattura e cessione dei bonus edilizi e di conseguenza ha spostato anche il giorno a partire dal quale l’Agenzia mette a disposizione il 730 precompilato ai contribuenti, ossia lunedì 23 maggio.

I dati nel modello precompilato

Nei modelli che saranno disponibili dal 23 maggio, il Fisco ha già inserito 1 miliardo e 200 milioni di dati in base alle informazioni in suo possesso. La maggior parte dei dati è riferita alle spese sanitarie, balzati dai 718 milioni dello scorso anno a oltre 1 miliardo (+40%). Gli incrementi più rilevanti si registrano alla voce “bonifici per ristrutturazioni”, con oltre 10 milioni di occorrenze (+36% rispetto al 2021), e “contributi lavoratori domestici”, con 3,8 milioni di dati (+14%). Ma la crescita più significativa in assoluto è rappresentata dai dati relativi alle spese scolastiche – 458mila a fronte dei circa 4.600 dello scorso anno – e da quelli sulle erogazioni liberali, quasi triplicati e passati da 550mila a oltre 1 milione e 600mila. La stagione dichiarativa 2022 si chiuderà il 30 settembre per chi presenta il 730 e il 30 novembre per chi invece utilizza l’applicazione Redditi web. La guida online delle Entrate illustra le novità per consultare e inviare la propria dichiarazione.

La novità della «procura»

Il provvedimento delle Entrate è accompagnato anche dal fac-simile del foglio informativo sulle voci inserite (o meno) nella precompilata tra redditi e spese detraibile o deducibili e dalle specifiche tecniche per le richieste di Caf e intermediari delegati dai contribuenti. Ma c’è anche la novità della procura a una persona di fiducia. Chi non vorrà (o potrà) procedere con la consultazione e l’invio «fai-da-te» (attraverso le credenziali utilizzabili) o non vorrà rivolgersi agli intermediari abilitati potrà conferire una procura a persona fisica di fiducia per effettuare le operazioni per proprio conto. In quest’ultimo caso bisognerà compilare un apposito modello, disponibile sul sito istituzionale dell’Agenzia, da inviare direttamente online tramite i servizi telematici, allegando copia della carta d’identità del rappresentante oppure via pec a una qualsiasi direzione provinciale delle Entrate.

I limiti di designazione

Come spiega, infatti, il provvedimento che disciplina anche come presentare la procura, il rappresentante (persona di fiducia) accede all’area riservata con le proprie credenziali Spid, Cie (Carta di identità elettronica) o Cns (Carta nazionale dei servizi) e potrà scegliere se operare in prima persona oppure in nome e per conto del rappresentato. Attenzione, però: ogni persona può designare un solo rappresentante e ogni persona può essere designata al massimo da tre persone. Si tratta, però, di una modalità non applicabile ai Caf e ai professionisti abilitati che, in caso di delega del contribuente, procedono secondo una loro procedura di accesso e «fornitura». Nel caso della procura speciale, se un rappresentante ha inviato la dichiarazione 730 precompilata o ha iniziato a modificarla, il rappresentato può comunque visualizzare e stampare la propria precompilata e il foglio informativo, ma non può tra l’altro modificare, accettare o inviare la dichiarazione.

I numeri della precompilata

Dall’avvio della dichiarazione precompilata, sette anni fa, il numero dei contribuenti che hanno effettuato direttamente l’invio online dei modelli 730 e Redditi è cresciuto fino a toccare nel 2021 quota 4,2 milioni, il triplo rispetto al 2015 (quando erano stati 1,4 milioni). In costante aumento è anche la percentuale dei 730 inviati senza modifiche, che lo scorso anno si è attestata al 22,3% del totale (nel 2015 era pari al 5,8%).

Fonte: Il Sole 24 Ore