«Il viaggio del principe», animazione d’altri tempi per sognare

L’animazione francese è protagonista in sala con «Il viaggio del principe», nuovo lungometraggio di uno dei maestri indiscussi dell’industria transalpina, Jean-François Laguionie.

Realizzato insieme a Xavier Picard, il film racconta di un anziano principe che naufraga su una spiaggia sconosciuta. Ferito e smarrito, viene ritrovato da un giovane e accolto dai suoi genitori, due accademici che sono stati esiliati dalla comunità scientifica perché hanno osato credere nell’esistenza di altre civiltà.

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Guidato dal suo nuovo amico Tom, il principe scopre con entusiasmo la società in cui vive il ragazzo, che in realtà è piuttosto seria e rigida. Nel frattempo, i due studiosi sognano di convincere l’Accademia della veridicità della loro tesi precedentemente rifiutata.C’è subito una particolarità che salta all’occhio vedendo questo lungometraggio: tutti i personaggi sono delle scimmie, tanto che si può considerare questo film una sorta di ideale prosecuzione di «Scimmie come noi», firmato dallo stesso Laguionie nel 1999. «Il viaggio del principe» è ambientato nello stesso universo del film precedente, con cui ha in comune anche il personaggio principale, seppur risulti una storia totalmente autonoma: “È un sequel senza essere un sequel”, ha dichiarato il regista.

Animazione affascinante

Non scopriamo certo oggi il talento visivo di Laguionie, regista classe 1939, che ha firmato film molto interessanti come «La tela animata» o bellissimi come «Le stagioni di Louise», il suo lungometraggio migliore.Anche «Il viaggio del principe» colpisce innanzitutto per i notevoli disegni: l’apparato visivo è ricco di suggestioni e rimanda al cinema d’animazione del passato, con un fascino tutto suo e quasi anomalo per l’industria di oggi.Qualche limite c’è in una narrazione che non coinvolge completamente a causa di diversi passaggi troppo freddi e un po’ prevedibili, seppur i messaggi proposti siano di grande interesse e il risultato comunque godibile al punto giusto.

È un film avventuroso e raffinato, perfetto per una visione con tutta la famiglia e per far scoprire ai più piccoli una forma diversa di cinema d’animazione rispetto a quella a cui la nostra distribuzione li ha maggiormente abituati.

Fonte: Il Sole 24 Ore