Ilva, disgelo sui pagamenti all’indotto:  ArcelorMittal salda 3,7 milioni di arretrati

Si allenta in parte la tensione sui pagamenti nuovamente in ritardo di ArcelorMittal verso le imprese dell’indotto-appalto relativamente a lavori già effettuati e a fatture scadute.

Il prefetto di Taranto, Demetrio Martino, che ha preso contatti con l’amministratore delegato Lucia Morselli, ha comunicato ai sindacati che sono in pagamento 3,7 milioni di euro sull’arretrato maturato. Di questi, 500mila euro già versati e 3,2 milioni in corso di versamento entro la settimana.

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A fronte delle richieste sindacali, con le sigle metalmeccaniche che hanno tenuto un sit in di protesta sotto il palazzo della Prefettura, il prefetto ha annunciato che insedierà daccapo la cabina di regia per monitorare la situazione dell’indotto. Il coordinamento sarà istituito «non appena il quadro informativo necessario sarà completato con gli approfondimenti richiesti a Confindustria e Confapi per un puntuale monitoraggio dell’attuale situazione e per un costruttivo confronto sull’argomento con la committente», spiega la Prefettura.

La cabina di regia fu attivata lo scorso settembre a fronte di uno scaduto fatture che oscillava tra i 35 e i 40 milioni di euro. E in precedenza, tra fine 2019 e primavera 2020, c’erano già state altre situazioni di crisi dichiarate dall’indotto.

Il lavoro della cabina di regia permise di normalizzare i pagamenti scaduti alla fine della scorsa estate. Raggiunto l’obiettivo, la cabina di regia fu sciolta. Ma tra gennaio e febbraio 2021, il problema si è riproposto. Le sole imprese associate a Confindustria Taranto dichiarano uno scaduto di circa 25 milioni di euro, comprensiva della quota di febbraio. Per le sigle Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm e Usb, la somma di 3,7 milioni resa disponibile dall’azienda «non risolve del tutto il problema, ma comunque rappresenta un primo passo in avanti».

Fonte: Il Sole 24 Ore