In Lombardia chiusi diecimila studi professionali a causa della pandemia

Diecimila professionisti lombardi hanno chiuso lo studio a causa della pandemia e in dieci anni calano i giovani e crescono gli over 55 mentre la parità di genere è ancora lontana.
È quando rileva Confprofessioni Lombardia nel II Rapporto Regionale sulle libere professioni che sarà presentato mercoledì 21 aprile in streaming sulla pagina Facebook di Confprofessioni, nel corso dell’evento «Ripartire dai professionisti per far ripartire l’economia della Regione» (per partecipare si può accedere all’app BeProf o registrarsi a questo link).

Il calo tra il 2019 e il 2020

L’impatto del Covid ha fatto registrare in tutta Italia un calo di oltre 21 mila liberi professionisti tra il secondo trimestre 2019 e lo stesso trimestre del 2020, e circa la metà sono in Lombardia, dove i liberi professionisti passano in un anno da 296.914 a 286.497.La pandemia rischia anche di aggravare una tendenza già in atto che vede le professioni invecchiare: tra il 2011 e il 2019 nella Regione diminuiscono del 2% i liberi professionisti tra i 15 e i 34 anni, che passano dal 20% nel 2011 al 18% nel 2019, e crescono del 9% i professionisti over 55, che raggiungono il 31% del totale.

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Gender gap

Il Rapporto analizza anche il gender gap e segnala che la parità di genere è ancora lontana: gli uomini rappresentano il 52% dei professionisti lombardi tra i 15 e i 34 anni, il 63% tra i 45 e i 54 anni, il 74% tra i 55 e i 64 e l’81% degli over 65. Fa eccezione la fascia d’età dei professionisti tra i 35 e i 44 anni, dove le donne sono il 56% del totale dei professionisti. Sul livello di istruzione, di contro, le professioniste primeggiano: in Lombardia il 77% ha la laurea contro il 58% dei colleghi uomini.

Fonte: Il Sole 24 Ore