Infotainment, come aggiornare una vecchia auto con un sistema connesso Android di Atoto e avere Google Map e Spotify

Rendere più moderna un’auto con qualche primavera sulle spalle è più semplice di quanto si pensare. Soprattutto se quello che manca è un sistema di infotainment attuale con navigatore basato su Google Map e soprattutto musica di Spotify e delle altre piattaforme di streaming. Del resto, la tecnologia di bordo è ora utilizzata dalle case come elemento strategico e leva di marketing. Allora perché non aggiornare la nostra auto con un sistema nuovo di zecca che sia moderno e con tanto di assistente vocale a piacere?. Noi lo abbiamo fatto ed è un’operazione abbastanza semplice se si ha una qualche dimestichezza con il “bricolage automobilistico” e, pur con qualche mal di testa, è divertente. Chi invece è meno nerd e ha giustamente paura di fare danni è meglio che si rivolga a un installatore professionista.

Il montaggio sulla Toyota Yaris terza serie

Abbiamo preso una Totyota Yaris ibrida del 2014, vettura ancora sana e molto green, equipaggiata con un sistema di infotainment che era agghiacciante già all’epoca e lo abbiamo sostituito con una unità Atoto S8 con sistema operativo Android 10, circuitazione Dsp, doppio bluetooth, wifi e collegamenti per ogni tipo di telecamere anteriori e posteriori nonché dotato con un bel display touch da 7 pollici ad alta risoluzione (1.024 x 600 pixel) ed elevato effetto wow. Inoltre, offre Android Auto e CarPlay. Praticamente tre sistemi di infotainment in uno solo. E costa 440 euro, ma nell’offerta Atoto ci sono anche altri modelli e si trovano tutti su Amazon.

Si tratta di un dispositivo doppio Din e dunque adatto a essere inserito nella plancia della Yaris terza serie senza eccessivi e complicati adattamenti. Per il montaggio è dunque stato necessario utilizzare una semplice mascherina che rimpiazza quella originale e adatta le maggiori dimensioni. Abbiamo comprato una mascherina prodotta dall’italiana Phonocar, insieme a cablaggio da ISO ai connettori proprietari Toyota da collegare ai cavi forniti da Atoto (due ISO e uno con connettori liberi) e all’interfaccia per il recupero dei comandi al volante. Il tutto ci è costato da Bep’s, nota catena di negozio di auto accessori, la non trascurabile cifra di 117 euro. La mascherina si adatta alla perfezione, purtroppo la qualità della verniciatura lascia parecchio a desiderare alla faccia dell’eccellenza made in Italy.

L’interfaccia per i comandi al volante invece ha un comportamento erratico e visto che dovevamo integrare solo il volume abbiamo lasciato perdere. Sempre da Bep’s abbiamo dovuto acquistare cavo adattatore per l’antenna visto che Toyota usa uno spinotto proprietario (perché non usare Din o Fakra?). Lo abbiamo pagato uno sproposito: 28 euro. La confezione era colo azzurro Tiffany. Sarà stato un caso?

Modifiche su una Citroën C1

Il montaggio del sistema è abbastanza semplice ma è necessaria esperienza e competenza. In ogni caso rivolgersi a un istallatore professionista è sempre cosa buona e giusta. Ma se si ama il bricolage elettronico e automobilistico ci si può cimentare come abbiamo fatto noi anche con installazioni difficili. Lo abbiamo infatti montato anche su una Citroën C1 seconda serie e qui sono stati dolori perché il vano radio ospita uno schermo 2 Din ma all’interno è singolo e quindi abbiamo proceduto con una mai consigliabile operazione di modifica non reversibile: taglio ti una porzione interna in plastica.

Fonte: Il Sole 24 Ore