Inhuse lancia l’incubatore genovese – Il Sole 24 ORE

Inhuse lancia l’incubatore genovese – Il Sole 24 ORE

Dal Sud al Nord, con l’obiettivo di creare un ecosistema integrato per supportare la nascita e la crescita di start up innovative nel Mediterraneo, attraverso una rete di hub territoriali che è arrivata, finora, ad avere 12 sedi in Italia più l’ufficio di Bruxelles. Inhuse (acronimo per Innovation hub South Europe), struttura fondata nel giugno 2020, a Caserta, dall’imprenditrice Anna Galdieri, è nata come start up innovativa e poi è diventata un punto di riferimento per le imprese emergenti nel Sud Italia e un incubatore certificato (dal Mimit). In seguito, la struttura si è allargata sia in Meridione che nell’Italia settentrionale, con le sedi di Pavia e di Genova. Quest’ultima, dopo un periodo di rodaggio, ha lanciato ieri, in un incontro pubblico, i suoi servizi.

Obiettivo dell’incubatore (che mantiene la sede legale in Campania ed è stato posto in testa alla classifica 2025 dei primi cinque hub certificati italiani, dal Financial Time) è lanciare nuove imprese sul mercato, in modo rapido, fornendo supporto logistico, consulenza, networking, e accesso a risorse finanziarie. A Genova, Inhuse ha selezionato Workspace Italia, provider genovese specializzato nella gestione di servizi di coworking e residence per uffici, quale hub territoriale per Genova e la Liguria. E nel 2025 Workspace ha avviato una joint venture con Space4business, hub dedicato a meeting ed eventi corporate.

«L’obiettivo della sede genovese di Inhuse – afferma il direttore, Stefano Repetto, già consigliere delegato e direttore di Workspace – è di raggiungere il numero di 20 start up incubate, entro giugno 2026, con una raccolta complessiva di 2 milioni di euro a sostegno delle imprese. A oggi, peraltro, abbiamo già iniziato a lavorare con alcune imprese sul territorio, che hanno attirato l’interesse di investitori esteri: è il caso di Firmodoc, una startup innovativa che archivia i documenti con Ai, li conserva a norma di legge e gestisce processi automatizzati di firma; l’impresa ha raccolto investimenti in fase pre seed per 200mila euro, avviato un percorso di finanza agevolata pari a 600mila euro, e ora punta a completare il seed capital con un round da 300mila euro per l’ingresso sul mercato».

L’intenzione, su Genova, aggiunge Repetto, «è di creare una società partecipata da Inhuse, con Workspace e altri soggetti del territorio. La sede genovese, peraltro, a breve ospiterà una delle start up straniere finaliste all’Intenational pitch night, edizione 2025, che è in corso a Lisbona, fino al 13 novembre. Un evento globale dedicato al settore della tecnologia e dell’innovazione, in cui l’Italia è presente con un padiglione che, sotto il coordinamento dell’Ice, ospiterà 35 start up italiane, espressione dell’innovazione tecnologica made in Italy».

Fonte: Il Sole 24 Ore