l tessuto che uccide il Coronavirus: tovaglie e divise a prova di Covid

Nasce nel comasco Virkill, il tessuto brevettato che uccide il Covid grazie alle nanoparticelle di rame, con cui è stata realizzata la prima collezione per hotellerie frutto della sinergia tra un gruppo di aziende del made in Italy.

Proprio hotel, centri benessere e ristoranti sono le attività economiche che più hanno subito le conseguenze del Covid. Per questo l’azienda Italtex di Como ha deciso di proporre sul mercato una serie di prodotti utili a chi lavora nel mondo dell’hotellerie, della ristorazione e del wellness grazie alla collaborazione con alcuni partner specializzati.

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Alla base di tutte le realizzazioni c’è il tessuto realizzato con nano-particelle di rame “fuse” nel filo, caratteristica che distingue il tessuto da un semplice trattamento antivirale superficiale che si può deteriorare con i lavaggi. Elementi invisibili all’occhio umano, ma che hanno la capacità di uccidere il Covid-19 grazie a caratteristiche naturali che sono state testate negli ultimi mesi da laboratori indipendenti italiani e inglesi.

Il tessuto è stato certificato (secondo la norma Iso 18184:2019) specificatamente nei confronti del Covid-19 (virus Sars-CoV-2) con ottimi risultati: il test ha riscontrato un’inattivazione del virus superiore al 99,9% già al primo controllo e una riduzione del 100% su altri batteri (Gram-negativi e Gram-positivi).

Per la realizzazione dei prodotti Italtex si è affidata alla filiera del made in Italy, coinvolgendo tre aziende partner nel progetto. In particolare Maurel di Robbio, in provincia di Pavia, specialista nella creazione di uniformi per hotel di lusso, ha confezionato divise per camerieri e personale di sala, giacca per lo chef, uniformi per bartender, kimono per il personale della spa, uniformi per addetti alla pulizia piani, copri lettino spa, teleria piana per ristorante e bar (runner, tablet e tovaglia).

Fonte: Il Sole 24 Ore