La Repubblica di Moldova, snodo cruciale del conflitto russo-ucraino

Se ci sono Nazioni “vittime” della loro posizione geografica di confine la Repubblica di Moldova, incuneata com’è tra Romania e Ucraina, canale di accesso al “buco nero” dell’enclave separatista della Transnistria a controllo russo, è senz’altro una di queste. In tempi che definire normali è un azzardo la Moldova è stata crocevia del traffico di clandestini e di armi, del contrabbando di merci e degli arrivi più o meno legali in Europa, grazie anche alla vicinanza con la Romania, Paese della Ue. L’attacco russo all’Ucraina l’ha da subito riportata al centro della mappa del conflitto e ogni nuovo capitolo della guerra che il 24 febbraio compie un anno riporta Chishinau sotto i riflettori.

La tentazione Occidentale

Le violazioni russe dello spazio aereo della repubblica di Moldova hanno innescato subito la designazione di un nuovo primo ministro pro-Occidente, Dorin Recean, segretario del Consiglio di sicurezza nazionale del Paese, è stato nominato premier dalla presidente Maia Sandu dopo le dimissioni di Natalia Gavrilita.
In base alla Costituzione, il nuovo premier dovrà presentarsi davanti al Parlamento entro due settimane per il voto di fiducia. Fino a quel momento rimane in carica il governo dimissionario. Ma la svolta è ormai innescata.

Gli sconfinamenti su Chisinau hanno portato infatti alla richiesta di maggiore sicurezza, mentre la Romania smentiva, dal canto suo, di essere stata vittima anche se di striscio di un’invasione simile. La manovra offensiva russa ha comunque colpito duramente l’Ucraina, come ha ammesso lo stesso presidente Volodimyir Zelensky «purtroppo, ci sono state vittime».

La Repubblica di Moldova, invece, è entrata subito in fibrillazione.Deve difendersi dagli attacchi di Vladimir Putin, irritato dal tour europeo di Zelensky e dal tetto alla produzione del petrolio russo introdotto dalle potenze occidentali il 5 febbraio.

Chi vuole destabilizzarla?

Con i suoi 2,6 milioni di abitanti, incuneata tra Ucraina e Romania, la Repubblica di Moldova è stata sottoposta sin dall’inizio del conflitto a forti pressioni.

Fonte: Il Sole 24 Ore