La ricetta per lavorare in un mondo disruptive? Essere simultaneamente più cose

Trovare risposte o indicazioni dai modelli gestionali e organizzativi convenzionali è particolarmente faticoso in un’era segnata da eventi straordinari. E chi occupa un ruolo manageriale è di fronte alle difficoltà legate allo scricchiolamento di paradigmi acquisiti e alla penuria di certezze ai quali affidarsi. Lo dice con altre parole Fabio Comba, Human Resources Director in KPMG Italy, nella prefazione de “Il Manager Sincrono” (uscito a luglio per Guerini Next editore), testo scritto a sei mani da Francesca Cedri (esperta nel campo dei processi di gestione e sviluppo delle persone), Simona Mirano (business coach) e Giovanna Prina (partner bbsette, società di consulenza e training) che entra nelle maglie più profonde di un tema di grande attualità.

Quali caratteristiche deve possedere un manager per gestire il proprio team in situazioni di grande trasformazione? Come deve operare in un mondo disruptive segnato dalla crisi economica prima, dall’impatto della generazione millennial e dall’innovazione digitale poi e infine dalla pandemia di Covid-19? A quali elementi fondamentali deve fare riferimento per uscire da situazioni di grande incertezza e di elevata complessità?

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Il libro va per l’appunto a scoperchiare le criticità che si porta dietro la sfida della trasformazione e la soluzione suggerita sta nel modello della SINCronia manageriale. Un modello composto da quattro approcci – Strutturato, Idealista, Negoziatore, Capo Scout – e che diventa, grazie anche a un questionario di autodiagnosi, uno strumento utilizzabile in ogni azienda per il confronto (e lo stimolo a crescere) fra un manager e i suoi collaboratori.

Il ricorso al termine sincrono, come scrivono le autrici nella premessa, ha una ragione ben precisa: non c’era un aggettivo più adatto per qualificare il profilo manageriale oggi necessario a chi ricopre un ruolo di guida delle persone in azienda. E il concetto di meccanismo che muove e utilizza tutte le sue parti simultaneamente va a spiegare per l’’appunto il profilo del “Manager Sincrono”, e cioè della figura (uomo o donna) che combina nello stesso tempo i vari elementi di un modello gestionale per governare i momenti di rottura e sviluppare insieme al proprio team direzioni nuove e condivise.

L’imperativo del fare propri i nuovi dogmi della customer experience e dell’employee experience è un passaggio evolutivo al quale il management deve rispondere in tempi molto più rapidi rispetto a quanto si era prospettato. Per farlo è chiamato a guidare l’introduzione di nuove modalità di lavoro e di gestione dei processi, garantendo nel contempo la continuità dei risultati di business in assenza di riferimenti stabili su cui fare leva.

Fonte: Il Sole 24 Ore