La via verso casa si costruisce con l’integrazione
Nelle facciate dei grattacieli si riflettono le contraddizioni più dure di Milano: «Sa un lato prezzi immobiliari alle stelle, dall’altro famiglie che non hanno più un tetto», cosi sintetizza un educatore professionale. Non solo quelle travolte dai cantieri bloccati dalle inchieste giudiziarie, con oltre 1.600 appartamenti rimasti incompiuti nel 2025, ma anche quelle che, mese dopo mese, non riescono a far fronte ad affitti sempre più insostenibili. L’emergenza abitativa non è fatta solo di numeri, ma di persone: famiglie, storie, bambini che rischiano di crescere senza un luogo sicuro da chiamare casa.
Secondo l’Istat, sono 2,2 milioni le famiglie, pari a 5,7 milioni di persone, che vivono in povertà assoluta in Italia. In Lombardia, nel 2024, sono stati eseguiti 4.802 sfratti, di cui 1.597 solo nella provincia di Milano. Cosi descrive la propria situazione una madre rimasta senza casa: «Mi trovo in un dormitorio, ma qui non c’è spazio per tutti. Cosi mio marito e i bambini hanno dovuto dividersi tra amici e letti di fortuna in diverse case». È un dramma che si traduce in bambini costretti a lasciare la propria cameretta, famiglie divorate dall’ansia e costrette a separarsi pur di trovare una soluzione abitativa temporanea.
Nel 2024 accolte 433 persone in difficoltà
A distanza di più di trent’anni dalla sua nascita, Fondazione Progetto Arca grazie a 131 appartamenti disponibili ha accolto 433 persone in difficoltà nel solo 2024, offrendo percorsi abitativi mirati al recupero dell’autonomia. Tra questi si distinguono i progetti rivolti alle famiglie fragili, che nello stesso anno hanno coinvolto 212 beneficiari, con un dato sorprendente: il 94% dei nuclei dimessi ha raggiunto una piena autonomia abitativa. Un risultato che dimostra come un tetto, un sostegno psicologico ed educativo e un accompagnamento sociale possano spezzare il ciclo della povertà.
Alle cause strutturali non si sfugge: stipendi fermi, affitti alle stelle, gentrificazione che espelle i residenti dai quartieri storici, cantieri bloccati che trasformano case promesse in scheletri di cemento. Eppure, se guardiamo ai progetti di housing ad alta autonomia abitativa di Progetto Arca, emerge un dato che dovrebbe far riflettere la politica: nel 2024, su 160 beneficiari, il 100% ha raggiunto una reale autonomia abitativa. La dimostrazione che non basta consegnare le chiavi di un appartamento, serve accompagnare le persone a diventare indipendenti cosi che possano ritrovare un ruolo nella società.
Il dramma dei senza fissa dimora
Nello stesso anno di riferimento, le unità mobili di Progetto Arca hanno realizzato 793 uscite, distribuendo oltre 323mila pasti e migliaia di prodotti di prima necessità. Un’ancora di salvezza per 3.585 senza fissa dimora che altrimenti sarebbero invisibili. Secondo l’ultimo censimento della Federazione Italiana degli Organismi per le Persone Senza Dimora (Fio.PSD), in Italia, sono più di 96mila le persone senza dimora iscritte in anagrafe e Milano rappresenta uno degli epicentri più gravi. «Dietro ogni storia ci sono motivi diversi – , spiega un’educatrice professionale – le cause che portano alla perdita della casa sono molteplici: la perdita di un lavoro, la rottura di legami familiari, problemi di salute, fino alla perdita di un permesso di soggiorno».
Fonte: Il Sole 24 Ore