Le città ideali? Quelle dove si vive meglio all’aperto come Amsterdam, Sydney e Vienna

Il Bhutan, terra spirituale e mitologica, è l’unico Stato al mondo dove la ricchezza è calcolata in termini di felicità interna lorda. Nel 2011, nella capitale Thimphu, il Primo Ministro Jigme Y. Thinley e l’economista americano Jeffrey D. Sachs hanno creato un comitato per proporre alle Nazioni Unite una riunione sul tema “Benessere e felicità: definizione di un nuovo paradigma economico”. L’incontro che si è poi tenuto il 2 aprile 2012 invitava politici e decision maker a dare più importanza alla felicità e al benessere per raggiungere e misurare lo sviluppo sociale ed economico, e a supporto dell’incontro è stato preparato il primo World Happiness Report.
Ma come si può misurare in modo oggettivo un concetto vago e soggettivo come la felicità? Per lo studio, che viene aggiornato annualmente, i ricercatori raccolgono ed elaborano due tipi di dati per ogni nazione: il grado di felicità personale da 0 a 10 espresso da 1000 cittadini, e alcuni parametri sociali: Pil pro capite, aspettativa di vita, supporto sociale, fiducia e corruzione, libertà percepita sulle scelte di vita personali, generosità.

Il benessere non è un concetto individuale

L’ultimo World Happiness Report 2020, supportato tra gli altri da Fondazione Ernesto Illy, Comfort Zone e Davines, classifica per la prima volta le metropoli in termini di benessere soggettivo e indaga l’influenza dell’ambiente sociale, urbano e naturale sulla felicità stessa. Si tratta di una svolta sostanziale dell’analisi, che amplia il concetto di benessere dall’individuo alla collettività. Una persona può essere armata delle migliori intenzioni per mantenersi in forma, per esempio facendo più attività fisica e perdendo peso, ma se abita in un luogo inquinato o con troppe differenze economiche e sociali, difficilmente raggiungerà l’obiettivo. Viceversa, se una persona passeggia nella natura la sua felicità aumenta, ma migliora ulteriormente se passeggia in buona compagnia. In sintesi, abitudini personali, ambiente e stile di vita concorrono al raggiungimento del vero benessere.

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Dove vivere meglio

Uno studio appena pubblicato di Lenstore ha stilato la classifica delle città dove è possibile condurre uno stile di vita sano, strettamente connesso al livello di felicità. Partendo da una lista delle World’s Best Cities To Live In 2020, ne analizza 44 in base a 10 parametri, tra cui le ore di luce solare, la qualità dell’aria e dell’acqua, le ore di lavoro, le attività all’aperto, il costo di una bottiglia d’acqua e della palestra. Nella top 10, troviamo Amsterdam, Sydney, Vienna, Stoccolma, Copenaghen, Helsinki, Fukuoka, Berlino, Barcellona e Vancouver. Ben sette sono in Europa e tre – Stoccolma, Copenaghen e Helsinki – fanno parte della Scandinavia, rinomata per il basso livello di inquinamento (20/100), la disponibilità di tempo libero e l’efficienza. Helsinki è anche la città più felice al mondo nel World Happiness Report dello scorso aprile. Il podio spetta però ad Amsterdam, una delle capitali più green d’Europa, dove ci si sposta in bicicletta (600.000 mezzi e 400 km di piste in città). A suo vantaggio ci sono anche 1858 ore di sole; 205 giorni lavorativi (pari a 1434 ore all’anno divise per 7 ore al giorno); 422 attività da fare all’aperto per mantenersi in salute e si registra un alto livello di felicità generale: 7,44 su 10.

Le metropoli e il benessere

Agli ultimi posti delle 44 città analizzate troviamo invece Parigi, Londra, Milano, New York, che però sono d’ispirazione nelle tendenze lifestyle. Quasi tutte le ricerche condotte nel 2020, mettono tra le priorità delle persone la salute e la cura di sé, includendo spa, palestre, centri di yoga e pilates, negozi di alimentari salutisti, ma anche musei, ristoranti e altri 8 parametri. Secondo l’ultimo report della compagnia di assicurazione Money sui comportamenti di spesa, Parigi con 267 parchi, 332 musei, 936 spa è la capitale che offre più opportunità e spazi di benessere, mentre Londra con le sue 103 palestre nella sola City è al secondo posto della classifica, ma è si aggiudica il titolo di capitale mondiale del fitness. Seguono Mosca, Singapore, Roma, Berlino, Praga, Madrid, Bangkok e Hong Kong.

Una mappa per i prossimi viaggi

Le classifiche dicono tutto e il loro contrario ma, valutati metodi, parametri e significatività dei campioni, alcune analisi possono essere una utile bussola per orientarci nei nostri prossimi viaggi, quando sarà possibile, contando su un soggiorno di benessere, tranquillità e sicurezza. E, sulla base dell’esperienza, possiamo provare a capire cosa manca all’Italia per essere, almeno in futuro, ai vertici di qualcuna delle tante liste virtuose.

Fonte: Il Sole 24 Ore