Le compagnie più sicure e i consigli per prenotare un volo nel 2021

Il traffico aereo tornerà alla normalità solo fra parecchi mesi o anni. Alcuni esperti del settore travel parlano addirittura del 2024, gli operatori (nessuno escluso) confidano che ai livelli pre Covid-19 ci si arrivi anche prima. Certo è che nel 2020 i viaggi di piacere e d’affari hanno subito una brusca frenata per le restrizioni imposte dalla pandemia e che le compagnie aeree hanno dovuto, gioco forza, sottostare alle direttive dei singoli governi per organizzare i voli e le misure di sicurezza relative all’accoglienza a bordo dei passeggeri. Con tutte le problematiche e le conseguenze del caso. Un esempio? Klm ha comunicato ufficialmente lo scorso 29 dicembre, con decorrenza immediata, che per i propri voli internazionali (anche quelli in transito dagli scali nazionali per raggiungere un’altra destinazione) è ora necessario un tampone molecolare negativo effettuato 72 ore prima dell’imbarco. Risultato? La quasi totalità dei passeggeri in partenza da Milano nelle primissime ore del mattino del 30 dicembre in direzione Amsterdam sono rimasti a terra perché ignari del provvedimento.

Qantas in testa alla classifica dell’affidabilità

Assicurare la massima sicurezza in volo e in aeroporto è diventato imprescindibile per le compagnie e gli operatori. Il sito specializzato AirlineRatings.com ha di recente pubblicato una classifica relativa per l’appunto ai vettori più sicuri del mondo issando ancora una volta sul gradino più alto del podio (succede ininterrottamente dal 2014) Qantas. L’anzianità di servizio dei velivoli, gli incidenti intercorsi, l’effettiva osservanza degli standard internazionali e, ovviamente, la strategia adottata per assicurare il rispetto delle norme anti-contagio sono i principali fattori di valutazione che hanno premiato la compagnia di bandiera australiana, capace di fare meglio di altri vettori anche sul fronte delle condizioni riservate ai piloti e all’equipaggio. Alle spalle di Qantas si è piazzata Qatar Airways, fra le prime a fornire schermi e mascherine protettive ai propri passeggeri mentre al terzo posto del ranking c’è Air New Zealand, seguita da Singapore Airlines, Emirates (sua l’idea di una copertura assicurativa gratuita per le spese mediche e di quarantena sostenute da ogni passeggero in caso di positività al Covid-19 riscontrata durante il viaggio), Eva Air, Etihad, Alaska Airlines, Cathay Pacific Airways e British Airways.

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Nell’analisi di AirlineRatings non è mancato il giudizio per gli operatori “low cost” e fra quelli che si sono distinti per aver adottato “best practice” in materia di sicurezza vi sono nomi noti come EasyJet, Ryanair e Wizz Air e compagnie meno gettonate per i viaggiatori italiani quali Vietjet Air, Westjet (canadese), Jetstar Airways (australiana), Air Arabia e le statunitensi Allegiant Air, Frontier Airlines e JetBlue Airways.

Pianificare il prossimo viaggio, i consigli di Skyscanner

Per ora si può solo pensare a dove viaggiare nei prossimi mesi e, se si è amanti del rischio o non si hanno particolari problemi di portafoglio, azzardarsi nella prenotazione di un volo che potrebbe essere cancellato anche a ridosso della partenza. L’arrivo dei vaccini dovrebbe lentamente ridurre le attuali barriere agli spostamenti e aumentare progressivamente i corridoi turistici (al momento si può volare solo per ragioni di lavoro, studio, salute o necessità) accessibili per chi vuole pensare a una vacanza nel 2021. Per chi ha intenzione di procedere con l’acquisto di un volo approfittando delle continue offerte rese disponibili dalle compagnie, la prima raccomandazione che arriva dagli esperti di Skyscanner è in ogni caso quella di consultare preventivamente i bollettini ufficiali dei vari governi sulle restrizioni di viaggio previste, in uscita e in entrata. La ragione di questo invito alla prudenza è presto spiegato: le linee guida per il transito alle frontiere cambiano continuamente e anche molto repentinamente (il Canada, per esempio, ha introdotto il 31 dicembre nuovi parametri legati all’obbligatorietà del tampone per chi vuole raggiungere il Paese a partire dal 7 gennaio) e il rischio di trovarsi brutte sorprese al momento dell’imbarco è al momento elevato. Massima attenzione, dunque, soprattutto per chi deciderà di viaggiare facendo scali in Paesi diversi, in considerazione delle regole in vigore in aeroporto per i passeggeri in transito e presso la destinazione finale (come visti speciali o la quarantena obbligatoria all’arrivo).

Flessibilità e assicurazione obbligatoria

La possibilità che un volo venga annullato o riprogrammato, in questo periodo, è molto più frequente rispetto al recente passato (anche a causa della bassa domanda) e quindi viene meno una delle strade solitamente seguite per risparmiare sull’acquisto dei biglietti aerei, quella di optare per tariffe non rimborsabili e a date fisse prestabilite. La chiave per una prenotazione intelligente di voli e alloggi in tempo di Covid è quindi la flessibilità, e cioè pacchetti che offrono “generose” politiche per il cambio della prenotazione. Qantas, per esempio, permette di cancellare o modificare un volo valido dal 31 marzo 2021 in avanti con un credito che dovrà essere utilizzato entro 12 mesi dalla data di acquisto del biglietto, mentre Qatar Airways offre la possibilità di convertire (senza commissioni aggiuntive) le prenotazioni effettuate entro il 31 dicembre 2020 con un voucher aumentato da un bonus del 10%, in punti frequent flyer o nel rimborso delle spese sostenute. Serve, in generale, un atteggiamento perlomeno più meditato nella fase di booking almeno fino a quando si farà sentire in modo diffuso l’effetto vaccini, e quindi si entrerà (si spera) nella fase del viaggio sicuro. Nel frattempo, l’idea di attivare un’assicurazione sul proprio viaggio rimane più che attuale con l’avvertenza di controllare per bene i termini e le condizioni delle varie polizze disponibili. Il motivo? Di norma le compagnie coprono interamente i rischi della vacanza solo verso determinate destinazioni, in genere quelle considerate a basso rischio di trasmissione del virus.

Fonte: Il Sole 24 Ore