Nasce la Lavanda di Modena bio della Tenuta del Cigno tra aceto balsamico Dop e miele

L’Azienda Agricola Tenuta del Cigno, fondata nel 1975 dalla famiglia Malpighi della storica acetaia modenese, è da poco online con il nuovo sito web dedicato alla promozione e alla vendita dei prodotti realizzati con le materie prime coltivate nei dieci ettari di terreno dedicati. Questa antica proprietà risalente ai primi del 500, che un tempo era zona di migrazione dei cigni, si è trasformata nel corso degli anni in un luogo dove si estende principalmente la coltivazione di Lavanda di Modena biologica e di uve Lambrusco di Modena, Trebbiano di Spagna e Trebbiano di Modena.

La lavanda in particolare rappresenta l’unica e originale di Modena, con marchio depositato dall’azienda agricola nel 2020. «Abbiamo colto la sfida della Lavanda – sottolinea Massimo Malpighi, presidente dell’acetaia di famiglia che ha dato vita al brand “Lavanda di Modena” – nel 2020, quando abbiamo depositato il marchio, iniziando la coltivazione nel nostro Lavandeto che si estende per quattro ettari. Si tratta di una Lavanda Vera, detta anche Lavanda Officinale, che ha tantissime proprietà curative e già i nostri nonni la utilizzavano come battericida e come detergente, oltre che come tarmicida naturale. La coltivazione della lavanda predilige zone collinari con terreno arido, una buona esposizione al sole: vederla fiorire offre uno spettacolo davvero meraviglioso, che coinvolge tutti i sensi. Ritorna, come nell’aceto balsamico tradizionale di Modena Dop che produciamo dal 1850, il tema della passione, della tradizione di famiglia, della natura, delle materie prime genuine e dei sapori e aromi che ci consegnano delle vere e proprie eccellenze. Perché la natura, come sosteneva Aristotele, non fa mai nulla di inutile».

Nella sezione shop del nuovo sito www.tenutadelcigno.com è possibile acquistare: prodotti cosmetici a base di lavanda di modena biologici, naturali e ipoallergenici; aceti e condimenti a base di mosto cotto, miele biologico alla lavanda, erbe aromatiche e piante erbacee; succo di melograno e nocino.

Per la salvaguardia dell’ambiente e in sinergia con gli obiettivi dell’Agenda 2030, la Tenuta del Cigno si concentra sul risparmio energetico attraverso l’impiego di energia rinnovabile fotovoltaica, e sul risparmio idrico attraverso un razionale impiego dell’irrigazione.

Presso l’azienda, oggi abitata anche da cigni neri e bianchi selvatici sono aperte le prenotazioni delle visite guidate gratuite per vivere l’esperienza di un educational immerso nella natura dei lavandeti e dei vigneti, al termine del quale è possibile scoprire anche lo spazio caveau che accoglie le oltre 3mila botti di proprietà della famiglia Malpighi, dove matura lentamente l’aceto balsamico per acquisire una perfetta sublimazione di profumi e aromi.

Fonte: Il Sole 24 Ore