Nuove povertà, alleanza tra Avsi, Banco Alimentare e Farmaceutico

Una vasta alleanza tra le realtà del non profit per contrastare le nuove povertà aggravate dalla pandemia da Covid. Al progetto Hub4all, lanciato a Milano, Parma e Bari, partecipano l’Avsi come capofila, la rete Banco Alimentare e di Banco Farmaceutico, e l’Associazione Portofranco Milano onlus. Cofinanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Hub4all coinvolgerà 22 realtà non profit, più di 33mila giovani volontari, mentre quasi 9mila realtà del territorio beneficeranno di formazione e corsi di capacity building e saranno raggiunte oltre 1,6 milioni di persone vulnerabili.

La pandemia ha aggravato la situazione di vulnerabilità di numerose fasce di popolazione. Allo stesso tempo il terzo settore – che si è mosso da subito in maniera proattiva raccogliendo la generosità degli italiani – soffre da sempre di una frammentazione dovuta al numero elevato di associazioni, spesso di piccole dimensioni. Una varietà e una ricchezza che però non sempre aiuta a ottimizzare le risorse ed offrire una risposta adeguata. «L’idea è quella di mettere le persone al centro cercando di rispondere in modo sinergico e integrato ai bisogni» spiega Giorgio Capitanio, responsabile del progetto in Avsi. In particolare quest’ultima ong fa cooperazione allo sviluppo, concentrandosi in particolare sui temi della scuola, dell’istruzione e dell’educazione come l’associazione Portofranco onlus. Banco Alimentare recupera le eccedenze alimentari e le distribuisce a oltre 7.500 organizzazioni che sul territorio offrono aiuto alimentare a persone e famiglie in difficoltà, mentre Banco Farmaceutico raccoglie e recupera farmaci per donarli a 1.790 realtà assistenziali che, in tutta Italia, si prendono cura di chi ha bisogno.

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La collaborazione tra queste realtà permetterà di offrire alle persone una risposta unitaria. I bisogni saranno colti dalle associazioni di volontariato e dagli sportelli nelle parrocchie e nei Comuni. Il progetto prevede il coinvolgimento delle associazioni di volontariato sia con assunzione di personale e sostegno alle attività sia con una forte attività di capacity building. «Un terzo settore attivo che co-progetta con le istituzioni non può fare a meno di puntare a una maggiore professionalizzazione a 360 gradi» aggiunge Capitanio.

Inoltre Hub4all stimola la formazione di nuovi giovani volontari: «L’idea è di promuovere il volontariato partendo dalle scuole secondarie, le medie e le superiori. In questo modo si fa fronte anche a eventuali situazioni vulnerabili coinvolgendo i ragazzi nelle attività di volontariato», conclude Capitanio..

Il progetto ha un budget di 1,49 milioni, finanziato al 50% dal Governo e dalle quattro associazioni promotrici.

Fonte: Il Sole 24 Ore