Per la casa «smart» gli italiani hanno speso quasi il 20% in più in un anno

I punti chiave

  • I dati di GFK
  • La «nuova» Tv digitale da settembre

Non è stata la spesa per il food la più importante per le famiglie durante il lockdown, ma, come risulta dall0ultima ricerca sulla smart home di GFK, quella destinata alle più diverse tecnologie domestiche con punte di crescita a due e a tre cifre per il gaming, gli assistenti vocali, per i pc e i tablet, per i piccoli elettrodomestici per la pulizia e la cucina e i majaps (major appliances) connessi. E, grazie al bonus Domotica per l’efficienza energetica, ne hanno beneficiato e ne beneficeranno ancora di più le caldaie, i termostati e i climatizzatori smart. Questo per quanto riguarda la crescita degli apparecchi connessi, digitali e intelligenti mentre come consistenza rimane al primo posto quella per la security che ha visto crescere soprattutto le telecamere evolute in dialogo interattivo audio e video con l’utente e il centro di vigilanza.

I dati di GFK

Secondo la ricerca GFK sulla smart home, nel corso del 2020 il segmento dei dispositivi smart per la casa è cresciuto del +24% per un controvalore pari a 28 miliardi di dollari nei 7 principali mercati europei. L’aumento della spesa delle famiglie italiane per la casa smart è oltre il 17 per cento. I trend di crescita questi comparti risulta abbastanza omogeno e quello italiano riflette questo andamento, anche perché la pandemia globale ha costretto tutti ad un lockdown globale che ha determinato, per la prima volta nella storia delle vendite di beni di consumo, trend e previsioni d’acquisto convergenti. Il 52% dei consumatori italiani è convinto – sottolinea la ricerca GFK – che nei prossimi 2-3 anni le tecnologie digitali avranno un impatto positivo sulla propria casa.

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I più favorevoli sono i Millennial italiani che hanno speso più degli altri per apparecchi e servizi smart. E che hanno anche dichiarato nella proporzione di 1 su 4 di voler incrementare gli investimenti nel rendere l’abitazione più confortevole, più sicura e soprattutto più “sana”. Del resto gli italiani sono quelli che hanno investito di più in apparecchi che impiegano per diverse funzioni il vapore: per la pulizia di ogni parte della casa, per le lavatrici e le asciugatrici smart, e per forni con cotture professionali a tutto vapore. Secondo GFK, che ha rilevato la permanenza di una fascia di utenti ancora in difficoltà con le tecnologie digitali, è necessario che vangano spiegati in modo più semplice i vantaggi e l’accessibilità delle tecnologie intelligenti. Molti, infatti, in Italia non sanno che si tratta di dispositivi, servizi e impianti che ricadono tutti nella sfera di agevolazioni fiscali e finanziamenti speciali confermati anche per il 2021.

La «nuova» Tv digitale da settembre

La rapida digitalizzazione dell’edificio che sta cambiando la vita della famiglia, potrebbe però subire un rallentamento dovuto alla crescente carenza di componenti essenziali, dai chip ai sensori, dai display ai sistemi di controllo bloccati dalla chiusura delle fabbriche. Proprio mentre un salto tecnologico colossale attende tutte le famiglie europee con il passaggio al nuovo standard della tv digitale a partire da settembre quando oltre 25 milioni di tv dovranno essere sostituiti in Italia con quelli nuovi o comunque attrezzati con appositi decoder. Un colossale business che renderebbe automaticamente connessa l’intera casa, velocissimo internet, il download e i tanti nuovi servizi per la famiglia compreso il più richiesto, quello dell’assistenza sanitaria on line. E per il quale l’incentivo modesto di 50 euro passerà, come previsto in questi giorni dal Dpcm, a 150 euro. La rivoluzione della casa intelligente e sicura è già cominciata.

Fonte: Il Sole 24 Ore