Porto di Genova, aggiudicate opere infrastrutturali per 2,3 miliardi

Ricadute occupazionali

Prometeia, ha aggiunto il presidente dell’Adsp, «ha calcolato che, nei prossimi quattro anni, in virtù di questi cantieri, il territorio avrà un incremento di occupazione, tra diretta, indiretta e indotta, di 38mila unità, per un valore aggiunto complessivo di oltre 2 miliardi di euro».

Per quanto riguarda le dimensioni finanziarie del programma straordinario 2019-2022, Signorini e Bucci hanno sottolineato che è partito, nella prima emissione, con una dotazione di 1,06 miliardi per arrivare, con le note di variazione 2021 e le previsioni di bilancio 2022 a 2,74 miliardi.

Nel 2019 sono state aggiudicate opere per 156,71 milioni (99% del target di aggiudicazione previsto); nel 2020 per 164,56 milioni (80% del target, percentuale più bassa, dovuta anche all’effetto Covid); nel 2021 per 910,91 milioni (97% del target); e le previsioni per il 2022 indicano aggiudicazioni per 1,042 miliardi (di questi 950 milioni sono per la nuova diga foranea del porto, la cui assegnazione è prevista in aprile).

Dal waterfront ai depositi chimici

Tra le principali opere aggiudicate ci sono il riassetto del waterfront di Levante; l’ampliamento dell’aeroporto Cristoforo Colombo; l’allargamento verso mare dell’area Fincantieri di Sestri Ponente; la nuova torre piloti; la riqualificazione dell’ex silo granario Hennebique, il cold ironing (cioè l’alimentazione con corrente elettrica da terra) per crociere e traghetti; interventi stradali e ferroviari.

Previsto anche lo spostamento dei depositi chimici di Carmagani e Superba da Multedo a ponte Somalia in porto. Per questo progetto Bucci ha aperto un tavolo con l’armatore Emanuele Grimaldi che dovrebbe, a causa del trasferimento, spostare le sue attività con i traghetti e non ha preso bene questa decisione dell’amministrazione.

Fonte: Il Sole 24 Ore