Qualche consiglio per gestire i trade-off in un mondo complesso

Un’efficace gestione dei trade-off richiede due fasi fondamentali. La prima di queste è riconoscere il trade-off, farlo emergere con chiarezza. Può sembrare una banalità ma non lo è. Se il trade-off non emerge con chiarezza, ciò che normalmente accade è che gli esperti di uno degli obiettivi in relazione inversa polarizzino la strategia di gestione determinando effetti negativi sull’obiettivo contrapposto. Inoltre, se il trade-off non è chiaramente riconosciuto, ogni scelta strategica può determinare conseguenze inattese negative che sorprendono il decisore.

Provo a spiegare questo aspetto con un esempio. Pensate alla domanda: “Preferireste guadagnare 70.000 $ nel 1900 o 70.000 $ oggi?” Al centro della questione c’è la variabile denaro. Se per rispondere a questa domanda mi limitassi a considerare questa variabile, probabilmente deciderei di guadagnare 70.000$ nel 1900. Questa domanda tuttavia nasconde dei trade-off. Nel 1900, infatti, nessuna somma di denaro poteva comprare gli antibiotici o un frigorifero o un condizionatore o computer. Inoltre, l’aspettativa di vita era di 46 anni, contro gli 83 attuali.

Ricchezza/salute, ricchezza/durata della vita e ricchezza/qualità della vita sono trade-off che rischierei di non vedere nel momento della scelta. Per vedere tutti i trade-off è pertanto importante ampliare la lettura del contesto. Non limitarsi quindi a considerare la variabile denaro, ma allargare il campo. Chiedersi ad esempio che aspettativa di media si aveva nel 1900, o se fossero disponibili gli antibiotici, o in quali condizioni sociali vivevano le donne, fa emergere altre variabili che possono portare a una scelta più consapevole.

Queste domande si definiscono “generative” perché fanno emergere un punto di vista sulla situazione da affrontare che, in loro assenza, resterebbe nascosto. Ci aiutano a interpretare meglio il contesto e a vedere le retroazioni sistemiche generate dalle nostre azioni e decisioni.

Il secondo aspetto fondamentale per gestire i trade-off è la velocità di apprendimento e adattamento. Di fronte a un trade-off è normale nelle prime fasi affrontarlo sul piano valoriale decidendo quale dei due obiettivi è prioritario. Decidere se è più importante l’efficienza o la soddisfazione del cliente, la limitazione dei contagi o gli impatti economici e sociali sono scelte che sottendono a valori del decisore. Ciò che però si deve evitare è mantenere la strategia ancorata a quei valori di partenza. In tal caso la strategia diventerà presto ideologica e porterà a scompensi e danni significativi sull’obiettivo del trade-off che si è scelto di mettere in secondo piano.

Fonte: Il Sole 24 Ore