Quando i sensi guidano il viaggio: appuntamenti di musica, gusto e moda da non perdere

«Forse gli angeli, quando sono intenti a rendere lode a Dio, suonano musica di Bach, ma non ne sono sicuro; sono certo invece, che quando si trovano tra di loro suonano Mozart ed allora anche il Signore trova diletto nell’ascoltarli». Così Karl Barth parlava di due grandi musicisti spesso considerati alternativi. A torto, possiamo dire: le parole immaginifiche del teologo svizzero, vissuto tra il 1886 e il 1968, ci allontanano da un’abitudine quanto mai diffusa: dividersi in fazioni o, peggio, tifoserie. Si possono amare Mozart e Bach e, nel caso del turismo musicale, si possono mixare a piacere, come nel migliore dei cocktail, ingredienti musicali (concerti di musica classica o sinfonica e spettacoli di opera o balletto) con quelli artistici. A volte troveremo il cocktail perfetto, assistendo, nella stessa città e negli stessi giorni, a un concerto del nostro musicista preferito, magari con il nostro direttore d’orchestra dei sogni, e riusciremo ad abbinarlo alla mostra del pittore o scultore che ammiriamo di più. Altre volte scopriremo autori o librettisti o musicisti e cantanti lirici minori e mostre personali o collettive che in altre occasioni non avremmo preso in considerazione. Ma saranno sempre esperienze che ci sorprendono e arricchiscono.

Questo è il turismo legato alla musica classica: brevi viaggi in città italiane ed europee (e non solo) dove si tengono concerti o festival, organizzati da tour operator specializzati, che abbinano alla parte musicale visite di musei o mostre o località di particolare interesse come planetari o giardini botanici. Non sembri un paragone azzardato, ma è lo stesso schema seguito dai tour operator specializzati in maratone, che abbinano iscrizione alle corse, da New York a Helsinki, da Londra a Gerusalemme, a programmi alla scoperta delle città che ospitano le fare. E forse qualcuno dovrebbe pensare a forme simili di viaggi per ogni altro tipo di musica, dal country al rock, dalla canzone popolare al reggae.

Tornando alla musica classica e visto che ci si avvicina alla stagione dei concerti natalizi, ci si può rivolgere all’agenzia milanese Il sipario musicale (www.ilsipariomusicale.com), attiva dal 1995, che ha anche una pagina Facebook dove si trovano non solo informazioni sui viaggi, ma curiosità dal mondo dei teatri e dei musicisti. Ci sono proposte per ogni periodo dell’anno, che permettono di viaggiare in Europa, da Lucerna a Helsinki, da Lucca a Napoli e Palermo, ma anche negli Stati Uniti. Il più classico degli appuntamenti è quello con il concerto dei Wiener Philharmoniker al Musikverein di Vienna (partenza 29 dicembre, rientro 2 gennaio), al quale Il sipario musicale abbina uno spettacolo della Scuola di equitazione spagnola e la messa di Mozart cantata durante la celebrazione liturgica. Per chi mal sopportasse l’atmosfera austroungarica del Musikverein nel giorno di Capodanno, con tanto di stacchetti a ritmo di valzer, invece dei Wiener Philharmoniker può scegliere la Sinfonia n.9 di Beethoven alla Konzerthaus. Il sipario musicale ha inoltre una partnership con il Fai (Fondo per l’ambiente italiano), con il quale organizza viaggi con accompagnatore con programmi basati sull’intreccio vero e proprio tra musica e cultura. Alla fine di ottobre ad esempio si è tenuto un viaggio a Barcellona incentrato sugli artisti del primo Novecento che resero celebre la città (Picasso, Domenech i Montaner, Gaudì e Mirò), abbinato a uno o più eventi musical, dal Trovatore di Verdi al Gran Teatre del Liceu al Concerto per pianoforte e orchestra n. 3 in do minore di Beethoven.

Fonte: Il Sole 24 Ore