Range Rover, tutto quello che c’è da sapere sulla nuova generazione

La quinta generazione della Range Rover, dalla quale deriva la terza serie della Sport che sarà presentata nei prossimi mesi, fa entrare nel vivo la strategia Reimagine del gruppo Jaguar Land Rover che delinea la completa elettrificazione dei due marchi entro questo decennio. Infatti, per la nuova Range Rover è stata definita una famiglia estesamente ibridizzata, ma nella quale arriverà fra qualche tempo anche una versione full-electric. L’articolazione è supportata dall’architettura Mla-Flex sviluppata per ospitare motori termici, gruppi ibridi sia mild sia alla spina e powertrain elettrici.

Range Rover, stilisticamente è conservatrice

La nuova Range a livello stilistico poggia più sull’evoluzione che sulla rivoluzione dei tratti e delle proporzioni. Infatti, la definizione del profilo e del frontale non si allontana troppo da quello del modello precedente e, di fatto, esternamente il taglio netto con il passato è costituito dalla parte posteriore che incorpora due sottili fanali a L rovesciata, che delineano e disegnando il lato B. Quest’ultimo integra sempre anche il portellone sdoppiato, quindi con la ribaltina inferiore. Nel complesso, la nuova Range Rover ha un aspetto piuttosto monolitico accentuato dal generale ammorbidimento delle superfici, dalle maniglie a scomparsa e dall’assenza di qualsiasi nervatura. La corporatura levigata, però, non ridimensiona l’autorevolezza dell’aspetto tanto nel caso della versione normale lunga 5,05 metri, quanto in quello della versione “strecciata” la cui lunghezza arriva a 5,25 metri. Quest’ultima, grazie al passo di 3,20 anziché 3 metri offre anche l’abitacolo configurabile a sette posti, anziché solo per quattro o cinque persone come la versione corta.

Range Rover, dentro regna il minimalismo

Dimensioni a parte, la presentazione dell’abitacolo è speculare sulle due versioni della nuova Range Rover. La definizione dell’ambiente interpreta in maniera differente i concetti portati al debutto dalla Velar della linearità e della sottrazione. Infatti, anche in questi casi lo stile dell’arredamento poggia sulla riduzione dei tasti fisici e sull’estensione della digitalizzazione, ben trasmessa dai display da 13,7” della strumentazione configurabile e da quello leggermente orientato verso chi guida da 13,1” del sistema d’infotainment. Tuttavia, quest’ultimo essendo “appeso” a centro plancia altera la linearità del design dell’arredamento. L’infotainment si basa sulla release più avanzata del sistema operativo Pivi Pro è sempre connesso, è gestibile vocalmente tramite Amazon Alexa, offre l’interazione wireless con i device e permette gli aggiornamenti della vettura da remoto. La presentazione dell’ambiente non trascende dalla ricercatezza, grazie all’esteso impiego di rivestimenti pregiati. L’ampiezza dell’abitacolo, sulla quale si riversa anche la larghezza di 2 metri della carrozzeria, non si riflette su quella del bagagliaio, specie nel caso delle versioni a cinque posti poiché la capacità standard spazia da oltre 700 a quasi 1.100 litri. L’interno offre numerose comodità inusuali ai passeggeri. Vanno anche al di là della possibilità di avere display 11,4” posteriori dedicati poiché includono anche display da 8” per gestire i loro sedili e la climatizzazione. Inoltre, ci sono le porte con sensori che rilevano mezzi in avvicinamento od ostacoli fissi, quindi dannosi per l’apertura. A ciò si aggiunge anche la possibilità di avere nella zona di carico un kit per sfruttare la ribaltina come un divanetto nelle soste open-air.

Range Rover, debutta con motori mild-hybrid e V8, seguiranno i plug-in

La nuova serie della Rnage Rover impiega motori che non hanno nulla in comune con quelli della precedente. Per quanto riguarda le unità a benzina la scelta prevede due unità a 6 cilindri sovralimentate di 3 litri con tecnologia mild-hybrid a 48 v con potenze di 360 e 400 cavalli, oltre a un possente (non elettrificato) V8 biturbo di 4,4 litri con 530 cavalli di origine tedesca, poiché arriva dal piano di collaborazione tra il gruppo inglese e quello Bmw. L’offerta di turbodiesel si basa anch’essa su unità a 6 cilindri mild-hybrid e si articola in proposte da 250, 300 e 350 cavalli. Tra qualche mese arriveranno anche due versioni ibride plug-in, con powertrain che offriranno potenze complessive di 440 e 510 cavalli, quest’ultimo offerto solo per la Range a passo corto. Per queste versioni è prevista una batteria agli ioni di litio da 38,2 kWh posta sotto il pianale, che promette autonomie a zero emissioni sino a 100 chilometri e ricaricabile con impianti da 7,2 kW in cinque ore e con centraline da 50 kW, sino all’80%, in meno di un’ora. Queste versioni prevedono modalità di configurazione specifiche: l’Hybrid, l’Ev per marciare elettricamente e la Save per conservare la carica della batteria, anche in percentuale personalizzata. Nel 2024 è previsto il debutto della versione full-electric.

Range Rover, tecnologie all’avanguardia per dinamismo e confort

Nel capitolo delle tecnologie entrano alcune novità. Tra queste ci sono il retrotreno sterzante per tutte le versioni, le barre antirollio attive, la trazione integrale predittiva, il Terrain Response 2 per settare la vettura nel modo migliore sia su strada sia in fuoristrada e, infine, la più avanzata evoluzione delle sospensioni pneumatiche. Infatti, si settano anticipatamente in funzione della conformazione stradale che si incontrerà rilevata dal navigatore, per coniugare l’affidabilità del comportamento con il confort, fattore al quale provvede anche il sistema di sanificazione dell’aria integrato nel climatizzatore.

Fonte: Il Sole 24 Ore