Record per Man Ray dalla Collezione Jacobs d’arte Surrealista

Il successo è inevitabile quando arrivano sul mercato collezioni nate dalla dedizione protratta per decenni e dal rapporto diretto di amicizia e mecenatismo con alcuni dei più grandi artisti di sempre, come nel caso dei 76 lotti d’arte surrealista di Rosalind e Melvin Jacobs, dispersi in un catalogo dedicato da Christie’s New York nel pomeriggio del 14 maggio. Il ricavo complessivo di 42,3 milioni di dollari supera ampiamente la stima pre-asta, con il 99% di lotti venduti per numero e il 92% per valore, la maggior parte oltre le stime alte di riferimento.

Record per Man Ray fotografo

Ben 12,4 milioni di $ sono stati spesi per ‘Le Violon d’Ingres’, foto unica del 1924 con un nudo di schiena femminile della mitica modella parigina Kiki de Montparnasse ‘trasformato’ in strumento musicale a omaggio del grande pittore di nudi francese Ingres, il quale perseguiva la musica quale hobby. L’immagine è talmente nota, pubblicata ed iconica da esser divenuta un modo di dire in lingua francese, ed un obiettivo primario per qualsiasi grande collezionista di Surrealismo o di fotografia. Non stupisce pertanto che la stima peraltro già alta di 5-7 milioni di $ sia stata ampiamente superata a 12,4 milioni, nuovo record di sempre per un lavoro di fotografia, oltre che nuovo record personale per il maestro Dada. In totale sono stati 25 i lavori di Man Ray battuti, con due ‘Rayograph’, foto eseguite con una tecnica da lui inventata, rimaste al palo da una stima di 150-200mila e 100-150 mila $, mentre un suo gioiello ‘La Jolie’ è stato conteso fino a raggiungere un nuovo prezzo record per questo medium a 88mila $ da una stima di 25-35mila $. I 22 lotti venduti oltre la foto milionaria hanno portato 2,2 milioni di $ aggiuntivi, con una forte prevalenza di lavori di tipo fotografico. Fra gli oggetti trovati, i “ready made’, spicca ‘Le fer rouge’, ferro da stiro surreale che, invece, di spiegare distruggerebbe gli indumenti, che ha sfiorato i 53mila $ oltre il doppio della stima alta.

Magritte

Mentre Man Ray ha segnato i record, sono i sei lavori di Magritte a fare il fatturato: un totale di 20,7 milioni di dollari con tutti i dipinti aggiudicati oltre le stime alte, di cui quasi la metà dovuti alla tela ‘L’autre son de cloche’ del 1951 che nonostante le dimensioni relativamente contenute è stata contesa fino a 10,1 milioni da una stima di 4-7 milioni di dollari, grazie anche all’iconica rappresentazione del pianeta terra associata ad una grande mela, soggetto molto caro al maestro belga. Il tema della mela si ripete anche in un piccolo disegno ad inchiostro bicolore aggiudicato a 945mila $, da una stima di 350-550mila $, mentre una guache su cartoncino del 1955 ‘Le coeur du monde’ ha quadruplicato la stima alta fermandosi a 2,1 milioni di dollari, superata da un’altra guache su carta del 1948 “Eloge de la dialectique’ aggiudicata a 4,6 milioni di $, lavoro che ricorda il tema dell’Impero della luce, serie di dipinti record per l’artista.

Altri record per Tanning e i Copley

I coniugi Copley, galleristi tramite i quali i Jacobs sono stati introdotti all’arte surrealista attorno alla metà degli anni ‘50, sono stati a loro volta artisti e il catalogo portava tre opere figurative di William Nelson Copeley tutte vendute oltre le stime per un totale di oltre 1 milioni di $, fra cui spicca il nuovo record con ‘Gingham Girls’ del 1965 aggiudicato a 580mila $. Record anche per un gioiello di Noma Copley, un anello d’oro conteso fino a 5mila $ da una stima di 1.200-1.800 $. Nuovo record personale anche per una delle donne surrealiste più affermate, Dorothea Tanning, con il dipinto ‘Le mal oublie’ del 1955 di grandi dimensioni che ha sfiorato i 1,5 milioni di dollari, quasi triplicando la stima alta. Un inquietante atmosfera domina il dipinto “The Cause of Thunder’ dell’ottuagenario ed assai meno conosciuto Richard Humphry, che esibì in ambito surrealista già negli anni ’60, aggiudicato a a 69.300 $, ben 70 volte la stima bassa di mille dollari!

Fonte: Il Sole 24 Ore