Riaperture e coprifuoco, il governo accelera. Oggi il consiglio dei ministri per il nuovo decreto

Misure più soft, mantenendosi nel binario della prudenza e della gradualità. Il premier Mario Draghi, alla luce dei dati confortanti su contagi e vaccinazioni e dei pareri, più ottimistici, degli esperti del Cts, si prepara alla cabina di regia decisiva per un nuovo allentamento delle restrizioni. E accelera i tempi per il varo del nuovo decreto. Nella giornata di lunedì 17 maggio, subito dopo la Cabina di regia convocata per le 16, si terrà infatti un Consiglio dei ministri, che dovrà discutere delle nuove misure.

Alla cabina di regia politica delle 16, convocata a Palazzo Chigi, parteciperanno in presenza il premier Mario Draghi, i ministri Speranza, Gelmini, Giorgetti, Franceschini, Patuanelli e Bonetti. Presenti per il Comitato tecnico-scientifico il portavoce Brusaferro e il coordinatore Locatelli.

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Abolizione a tappe del coprifuoco

L’intenzione del presidente del Consiglio è fare presto e chiudere entro stasera il decreto, se tutti i nodi politici saranno stati sciolti. Il governo potrebbe arrivare dunque già oggi al varo del nuovo provvedimento. L’obiettivo è procedere ad una riapertura progressiva da qui a fine giugno. Ma già nella cabina di regia di lunedì Draghi tornerà a trovarsi tra due fuochi: da un lato la Lega del “riaprire tutto” e dall’altro il titolare della Salute Roberto Speranza, depositario della linea della prudenza. Il pressing del centrodestra è alto, l’obiettivo – sul quale anche il M5S potrebbe concordare – è spostare il coprifuoco alle 24 già dal 24 maggio. L’ipotesi di mediazione è passare alle 23 in un primo tempo (oggi è alle 22) e poi, entro il mese di luglio, di cancellare la misura. Ci sarebbe l’intesa anche su alcune date chiave per alcune riaperture: dalle consumazioni al bancone del bar (dal 24 maggio o dal 1 giugno) alle palestre (1 giugno), dai centri commerciali (che potrebbero aprire già dal prossimo fine settimana) ai matrimoni con possibilità di banchetti e feste (dal 12 giugno, probabilmente: ma agli invitati servirà il green pass).

I nuovi parametri in arrivo

Il governo ha già raggiunto anche l’accordo sulla modifica dei parametri per il cambio di fascia delle Regioni: si terrà conto dell’Rt ospedaliero che conteggia i ricoveri nei reparti e nelle terapie intensive invece dei nuovi contagiati e si misurerà l’incidenza dei nuovi casi su 100 mila abitanti. I quattro colori almeno per il momento resteranno, ma saranno vincolati innanzitutto all’incidenza dei casi. La zona rossa dovrebbe scattare con oltre 250 casi Covid su 100mila abitanti. Quella arancione, tra i 150 e i 249 casi, la gialla, tra i 50 e 149 casi. La bianca sotto i 50 casi. Da metà giugno si dovrebbe però tenere conto anche dei ricoveri nelle realtà con incidenza dei contagi da zona arancione. Se il livello di occupazione dei posti letto di area medica ospedaliera e area intensiva superasse rispettivamente il 40 e il 30% del totale scatta il rosso. Mentre se i dati sono inferiori al 30 e al 20% si va in giallo.

Fonte: Il Sole 24 Ore