Rinascente rilancia con online, eccellenze e brand innovativi

«Settembre è stato un mese straordinario, ottobre ci sta dando grandi soddisfazioni e naturalmente speriamo nel periodo pre-natalizio»: dopo mesi (un anno e mezzo, in realtà) passati a tenere i nervi saldi, aggrappandosi a ogni timido segnale di miglioramento, le parole di Pierluigi Cocchini suonano come una liberazione. L’amministratore delegato di Rinascente preferisce ora concentrarsi sui tanti progetti accelerati o persino innescati dalla pandemia e dalle chiusure forzate e sui risultati positivi che idee e investimenti stanno già dando.

Online in crescita, ma l’esperienza fisica resta centrale

«La svolta digitale è fatta, in un certo senso, anche se ogni aspetto, dall’e-commerce agli aggiornamenti tecnologici interni andrà sempre perfezionato, giorno dopo giorno, coinvolgendo tutte le persone che lavorano nei nostri store. Le vendite online valgono circa 30 milioni e l’obiettivo, fin dall’inizio, è quello di arrivare al 10% del fatturato totale – spiega Cocchini –. Ma da quando abbiamo potuto riaprire negozi e confini, abbiamo capito quanto sia importante arricchire l’esperienza di shopping di chi entra in Rinascente, con nuovi prodotti e servizi».

Qualche tempo fa un quotidiano americano sentenziò: retail is dead. Forse è più corretto dire: boring retail is dead (non sono morti tutti i negozi fisici, solo quelli noiosi), come ha fatto notare di recente Patrice Louvet, presidente e ceo di Ralph Lauren, che – non può essere un caso – all’inizio di novembre aprirà un flagshipstore di quattro piani in via Spiga.

Concept innovativi per lo shopping

Ecco, gli spazi di Rinascente Duomo e quelli di Torino e Roma (ma presto le novità coinvolgeranno l’intera rete di department store) sono tutto fuor che noiosi. «Nella parte Annex del flagship di Milano, da sempre pensata per attrarre un pubblico molto giovane, abbiamo allargato l’offerta di profumi e cosmetici, con un concept che abbiamo chiamato Beauty Bar – racconta Cocchini –. Non ci sono i grandi nomi che si trovano entrando da piazza Duomo, sono brand poco conosciuti ma innovativi nella formulazione e nel packaging. Abbiamo aggiunto i servizi Beauty Express, con trattamenti innovativi come brow & lash bar, per le ciglia, express blow-dry, face massage e un classico ma mai banale nail bar, per le unghie».

«Vogliamo essere una vetrina dello stile di vita italiano»

Non ci sono altri esempi di Beauty Bar all’interno di department store a Milano o in altre capitali e il ceo di Rinascente intende portare l’esperienza ad altri negozi. Cosa già successa con l’altro filone innovativo maturato primo del Covid, ora definitivamente sbocciato. «I quattro store Rinascente di Milano, Roma Tritone, Torino e Firenze ospitano le migliori cantine e i più importanti produttori di olio, mentre gli store di Palermo, Catania, Monza, Cagliari e Roma Fiume invece avranno un focus dedicato esclusivamente al mondo vitivinicolo – aggiunge Cocchini –. Questa attenzione a vino e olio, due eccellenze italiane, non andrà mai a discapito del focus su tutte le altre categorie, come dimostrano gli investimenti continui nel rinnovo degli spazi dedicati ad abbigliamento e accessori. Ma vogliamo essere una vetrina sempre più completa e affascinante dello stile di vita italiano, anche in vista del ritorno dei turisti asiatici». In estate e in settembre Rinascente ha ritrovato gli americani e i mediorientali e scoperto, potremmo dire, i turisti nordeuropei, mentre nei periodi più bui dell’emergenza sanitaria Cocchini e il suo team si sono concentrati sulla clientela italiana.

Fonte: Il Sole 24 Ore