Sigarette, l’allarme dei tabaccai: rischio aumento di 3 euro a pacchetto

Sigarette, l’allarme dei tabaccai: rischio aumento di 3 euro a pacchetto

Si è chiusa la consultazione pubblica lanciata dalla commissione Ue per aggiornare, a partire dal 2028, la Direttiva accise tabacchi (la cosiddetta Ted) che uniforma in tutto il Vecchio Continente la tassazione sui prodotti nicotinici (e-cig incluse) con l’obiettivo di ridurre la spesa sanitaria legata a questa abitudine. Per l’Italia questo si tradurrebbe in un aumento di circa 3 euro a pacchetto, anche se il prezzo resterebbe comunque sotto i livelli più alti che si registrano in Irlanda o Norvegia (13 euro).

L’esecutivo Ue stima che le aliquote minime aggiornate genereranno un gettito fiscale aggiuntivo a livello comunitario pari a 15 miliardi di euro all’anno, con un ulteriore risparmio di sei miliardi tra minori costi sanitari e riduzione delle frodi fiscali causate dalla produzione illegale di tabacco.

L’allarme degli oncologi

L’Aiom, l’associazione degli oncologi, aveva lanciato la proposta di aumentare il prezzo delle sigarette di 5 euro al pacchetto. Una tassa con due obiettivi: disincentivare l’abitudine al fumo, che è la causa del 90% dei casi di tumore al polmone, e al contempo sostenere con il ricavato il Servizio sanitario nazionale garantendo un incasso di 13 miliardi.

La preoccupazione dei tabaccai

Mentre in Italia i tabaccai dovranno già scontare l’ennesimo aumento previsto dalla manovra che porterà ad un incremento a pacchetto di 60 centesimi, la Fit, la loro federazione lancia strali verso Bruxelles chiedendo di ripensare questa decisione. Anche perchè, spiega la Fit, «la Commissione Ue non coglie il legame strettissimo tra incremento della tassazione ed espansione del mercato illecito», cioè il contrabbando e la produzione illegale.

Fonte: Il Sole 24 Ore