Sisal, gara vinta in Tunisia. Avanti con lo sviluppo all’estero

Il nome della società locale – e quindi delle insegne che compariranno nei circa mille punti vendita previsti – è ancora in via di definizione, ma Sisal sta già lavorando per sbarcare operativamente sul mercato della Tunisia a partire dal gennaio 2023, dopo essersi aggiudicata nei giorni scorsi la gara per la gestione dei giochi nel Paese, promossa dal governo tunisino tramite la controllata Promosport.

L’ingresso in Tunisia (un mercato potenziale da 50 milioni di euro l’anno) segna un ulteriore, importante passo nella strategia di internazionalizzazione avviata nel 2017 dal gruppo italiano che, con 683,8 milioni di euro di ricavi nel 2021 e oltre 2.500 dipendenti, è uno dei principali operatori internazionali nel settore del gioco regolamentato. Fondata nel 1946 da tre giornalisti sportivi che inventarono la “schedina Sisal” per contribuire, con i proventi del gioco, a ricostruire gli stadi distrutti dalla seconda guerra mondiale (dal 1948 evolutasi nel famosissimo Totocalcio), la società è dallo scorso agosto parte di Flutter Entertainment, uno di più grandi operatori online di giochi e scommesse al mondo, con sede in Irlanda e quotato alla Borsa di Londra.

L’acquisizione da parte di Flutter ha accelerato il percorso di rafforzamento sui mercati esteri ad alto potenziale di crescita, come appunto la Tunisia, dove oggi non esiste un mercato regolamentato del gioco, anche se di fatto molte attività di gaming vengono praticate da una parte della popolazione. Da qui l’interesse del governo tunisino di regolamentare un fenomeno ormai in atto, mettendo a gara una concessione di dieci anni per tutti i segmenti: scommesse sportive, giochi numerici, lotterie istantanee e giochi online. Gara vinta da Sisal, che ha superato la concorrenza di alcuni tra i principali player mondiali del settore, tra cui i greci di Intralot e gli americani di Sgi. «È un risultato molto importante per noi, innanzitutto per la durata della concessione e poi perché ci consentirà di sviluppare un’offerta completa di prodotti in un’area ad alto potenziale di sviluppo», spiega Marco Caccavale, International managing director di Sisal. Nell’aggiudicazione ha avuto un ruolo importante anche l’impegno di Sisal per il gioco responsabile, aspetto a cui Caccavale tiene molto: «L’approccio è quello di responsabilizzare i nostri clienti, tutelando le persone a rischio, sia nella formulazione dei giochi, sia nella loro comunicazione e commercializzazione – precisa il manager –. Ad esempio, nelle attività online mettiamo un tetto al valore delle giocate e limitiamo il tempo che si può trascorrere giocando». Approccio sviluppato in italia, ma che il gruppo porta ovviamente anche sui mercati esteri.

Il primo a entrare nell’orbita Sisal è stato il Marocco, dove il gruppo ha vinto nel 2018 la gara per la gestione della lotteria nazionale: nel 2019 ha fondato Sisal Maroc, con sede a Casablanca, e oggi conta circa 50 dipendenti e 1.700 punti vendita nel Paese. Attualmente, è in corsa per aggiudicarsi anche la concessione dei giochi sportivi, che sarà assegnata tra poche settimane. «Con la lotteria abbiamo ottenuto risultati importanti, ma il potenziale di crescita maggiore in questo Paese è soprattutto nei nuovi segmenti online e nello sport», dice Caccavale, precisando che Sisal sta investendo molto su innovazione e digitalizzazione. Nel 2019 il gruppo è entrato sul mercato spagnolo acquisendo proprio le licenze per scommesse e casino&Slot online. Nel 2020 ha vinto anche una gara in Turchia dove, in partnership con un operatore locale (del gruppo Demirören), ha fondato Sisal Şans, con cui gestisce e sviluppa un portafoglio articolato di prodotti composto da lotterie, istantanee e non, distribuite attraverso una rete retail di oltre 9mila punti vendita e su canale online. Anche qui, in linea con la strategia di internazionalizzazione, è stato messo in piedi un team locale, che conta ormai oltre cento persone.

Il segmento internazionale di Sisal ha raggiunto l’anno scorso i 111,8 milioni di euro (per oltre 100 milioni generato in Turchia), pari al 16,35% dei ricavi complessivi, con una crescita del 117% rispetto al 2020. E non è finita qui: «Con l’arrivo di Flutter siamo entrati in una nuova era – spiega Caccavale –. Continueremo il nostro programma di espansione, potendo contare su maggiori risorse, ma la strategie rimane la stessa: monitoriamo costantemente tutti i Paesi in cui ci sono concessioni in scadenza o gare in arrivo, perché siamo specializzati proprio in questo segmento. Ad esempio, a breve è atteso un bando in Sud Africa e stiamo valutando se prendervi parte. Guardiamo a tutto il mondo».

Fonte: Il Sole 24 Ore