Smart, arriva il micro suv elettrico. Debutto previsto 2022

Via libera al suv di Smart. All’indomani del lancio del primo crossover compatto a batteria di Mercedes l’EQA, la Casa di Stoccarda si appresta a rimettersi al lavoro per un analogo modello, ma ancora più mini destinato all’altro brand del Gruppo, Smart che nonostante sia ormai gestito da una joint venture congiunta con i cinesi di Geely, sarà progettato da Mercedes, mentre sviluppo e ingegnerizzazione spetteranno al partner che si occuperà anche della produzione in Cina. Il suv, però, arriverà sicuramente anche in Europa tanto che fra i tanti obiettivi previsti dal progetti c’è la conquista del massimo punteggio in termini di sicurezza, le cinque stelle EuroNCAP.

Per il nuovo modello la stessa griffe elettrica EQ

Dal momento che anche Smart potrà fregiarsi sempre della griffe EQ sinonimo nel Gruppo Daimler di sostenibilità allo stato puro oltre ad essere la garanzia di credibilità che l’industria dell’auto e non solo Mercedes, dunque, dovrà darsi nei prossimi anni, anche il futuro suv rientra nei nuovi modelli su cui il brand sta lavorando con debutti programmati entro il 2022, molti dei quali in chiave per la mobilità elettrica o EQ. Si tratta delle versioni di produzione di EQA e EQS oltre alle inedite EQB, EQE ed EQG che fanno parte di un investimento da 10 miliardi di euro a cui si aggiunge parzialmente la Smart suv che come detto è di fatto passata nella mani di Geely, ma parte integrante del programma EQ.

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Finalmente una Smart suv-crossover

Smart non ha mai realizzato un suv, ma in passato ha tentato di realizzarlo in più di un’occasione. Una prima volta nel 2005 avrebbe dovuto debuttare al Salone dell’auto di Francoforte di quell’anno una show car che anticipava la futura crossover FourMore che nelle intenzioni del brand della stella avrebbe debuttare essere commercializzata l’anno successivo. Ma visto l’insuccesso della prima versione a quattro porte le FourFor da cui derivava, di lì a poco eliminata dalla gamma, raggiunge a malapena la ribalta della rassegna per poi sparire. Altro tentativo non riuscito è la ForStars del 2012, esposta inizialmente al Salone dell’auto di Parigi, ma mai successivamente messa in cantiere.

Il suv avrà lo stesso Dna di tutte le altre Smart

Ora l’aria sembra essere cambiata e alla Smart hanno deciso di mettere mano al nuovo modello che dovrà però essere immediatamente riconoscibile come una Smart dal momento che nessuno sembra intenzionato a rinunciare al Dna del marchio e soprattutto ai principi che ne hanno garantito un buon successo specie in contesti urbani, quello della grande compattezza. Di conseguenza il suv di Smart sarà un’auto a ruote alte, ma supermini oltre a garantire un utilizzo dello spazio a bordo il più intelligente possibili. Per centrare l’ambizioso obiettivo questa volta, tuttavia, arriverà in soccorso una piattaforma messa a disposizione dal gruppo automobilistico cinese di Geely.

Sea e cioè Sustainable Experience Architecture

Per realizzare la nuova architettura, denominata SEA acronimo di Sustainable Experience Architecture e presentata a fine 2020, Geely non ha badato a spese, investendo 2,6 miliardi di dollari in ricerca e sviluppo. Soldi ben spesi vista l’estrema versatilità della piattaforma, adatta a veicoli grandi e piccoli, dalle berline ai suv fino ai furgoni. La SEA, realizzata facendo un ampio uso di alluminio per ridurre il peso e dotata di un nuovo sistema di sterzo per migliorare la dinamica di guida, è stata sviluppata nell’ottica di includere una serie di tecnologie per delle auto anche super intelligenti, fra cui numerosi sistemi per la guida autonoma in arrivo nel prossimo decennio.

Fonte: Il Sole 24 Ore